lunedì 25 aprile 2011

25 aprile 2011

Lo avrai
camerata 
Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre

RESISTENZA

mercoledì 13 aprile 2011

5, 4, 3, 1, blastoff!

Come si va spesso si torna e io -che un po' sono abitudinario- sono tornato. L'altro giorno, di domenica. Così, per non fare che una settimana mi cominciasse da una parte e finisse da un'altra. Quindi basta Berlino, basta tedesco, basta tedeschi. Si torna a casa e ci si resta. Per poco eh. Anzi, forse per molto poco, ancora non lo so. La prossima meta naturalmente è la Norvegia (forse sono troppo abitudinario?), la partenza sarà a maggio, resta da stabilire se all'inizio o alla fine. Ma c'è tempo...
---Inizio intermezzo vantaggioso---

Cinque cose per cui vale la pena stare a casa piuttosto che a Berlino

1- si ha la propria gatta
2- si ha un letto (ok, anche a Berlino ce ne sono, volendo)
3- su youtube si vedono molti più video
4- guardando i Simpson, Marge parla come una persona normale e non come un'ubriacona
5- non s'ha da pagare l'affitto

###Fine intermezzo vantaggioso###
Tra le varie tragedie che solitamente angustiano le partenze, per quanto riguarda la specificità berlinese mi colpì l'otite emorragica, che mi costrinse dunque a fare il viaggio in autobus con i disguidi che raccontai due post precedenti a questo (sì, in Germania non ho scritto praticamente nulla a parte che dei criceti. Avevo di meglio da fare). Proprio fresca di giornata, la notizia del rimborso totale del suddetto viaggio. Per un po' in realtà mi ero proprio dimenticato che da bravo spaccamaroni era mio dovere lametarmi oltremodo per l'ingiustizia subìta, quindi l'email per il rimborso la inviai tipo un mese dopo il viaggio. Pensando di fare la mia bella figura e di ricevere una risposta tipo "oh ciccio, guarda che sono scaduti i termini!". Invece i termini non erano scaduti ma chi mi rispose pensava mi stessi prendendo giuoco di lui, non sapendo dell'inconveniente. Quando gli riscrissi per spiegare per benino l'accaduto (ma non troppo per benino, perché altrimenti sarebbe uscita un'email troppo lunga e Benedetta dice che le email lunghe la gente dell'ufficio reclami non ha voglia di leggerle) risultai più convincente e ricevetti una proposta di rimborso parziale che a me andava pure bene perché insomma a Berlino c'ero anche arrivato e con solo due ore di ritardo non è che si dovevano disturbare. Invece poi settimana scorsa mi scrissero che per alleviare il mio dispiacere* mi avrebbero restituito il 100%. Gentili. Così stamattina sono andato a ritirare l'assegno. Quindi il viaggio mi era costato 55 euro d'aereo, 95 di autobus, 5 di prevendita, 18.5 di treno per Verona. Ora i 95 di autobus mi sono tornati in tasca, quindi è un po' come se avessi volato mettendoci però venti ore. 
 
---Inizio finale dizionariesco---

I cinque termini tedeschi più utilizzati in questi due mesi:

1- selbverständlich
2- vielleicht
3- natürlich
4- die Katze
5- warum?

###Fine finale dizionariesco###

 
*Davvero, mi hanno scritto così: "Le abbiamo rimborsato eccezionalmente il biglietto per intero sperando di poter alleviare il suo dispiacere per i disagi da lei riscontrati". Non pensavo di essere tanto bravo nel suscitare pena & compassione con due semplici email. Però la loro speranza non è stata vana: il mio dispiacere ora è molto più diluito.