sabato 21 febbraio 2009

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1-A un mese dall'arrivo, cambio casa. Ciao ciao Pedro e soprattutto ciao ciao Angela
Però ho trovato un posto letto a 3,5 € giornalieri e mi spiaceva non approfittarne. 
2-Settimana prossima scendo a quota 2800 metri, taaanto ossigeno e poco inquinamento. 
3-I venditori di cocaina stanno diventando troppo aggressivi.
4-Le serate culturali sono possibili anche da queste parti: qualche sera fa mi son visto in sequenza Il cinico, l'infame, il violento e Squadra antitruffa, senza neanche una pausa per far pipì.

lunedì 16 febbraio 2009

Serata da cervelli fini

Ieri mi sono dato alla cultura e all'arte moderna, di quella che non si capisce cosa la fanno a fare. Qui a Cusco c'è durante questo mese una serie di performances chiamata Cita a ciegas e ci sono sti artisti che vengono dall'Argentina, dal Brasile, dal Perù, dal Cile, dalla Colombia, dal Costarica eccetera. Ieri han presentato i propri lavori in cinque. Non ricordo l'ordine esatto, però più o meno queste sono state le cose...
Primo lavoro: una coppia di argentine che facevano cose tipo mettersi una riga al collo per essere allineate al muro, annaffiare i fiori e poi sparire, nuotare nel vuoto sdraiate su una sedia di lato e lanciare palline colorate al buio. 
Secondo lavoro: una brasiliana che faceva le foto ai pagliacci spiegando la psicologia intrinseca della figura pagliaccesca. Si ride del pagliaccio o per quel che fa il pagliaccio? L'importante è versar arena sul sangue prima che lui entri.
Terzo lavoro: un'argentina si lavava in pubblico nell'archetto che è passaggio pedonale per andare da Plaza de Armas al mercato San Pedro. Un sacco di gente intorno. Stupore! E' la via principale. Poi lei e altri si mettono nei sacchi di plastica trasparenti e vedono che dicono i passanti.
Quarto lavoro: il più bello, un argentino si mangia un blodpolse e poi per dimostrare che non sappiamo cosa c'è in quel che mangiamo va in bagno, si tira fuori tre siringoni di sangue e si prepara un'altra salsiccia con cipolle, un bel po' di spezie e il sangue suo. Buon appetito.
Quinto lavoro: una brasiliana un po' ossessionata dal rosso e dalla vernice lascia tracce sulle scale anche a Qoricancha, poi si spalma un po' di rossetto tra le gambe e lascia il restante a un suo amico gay che ci si dipinge le labbra. 
Prima dell'inizio dei lavori siamo stati rallegrati da un terremoto.

-Cosa ne pensi?
+Eh, come dire... interessante, sì sì. Ma... cosa significano ste cose?
-L'importante è che la gente che le vede pensi
+Fa riflettere una che si lava in mezzo alla strada. Le si sarà rotto qualche tubo e non avrà trovato l'idraulico.

Poi siccome gli artisti sono imprevedibili e pazzerelli, ecco che subito fanno una nuova performance così, ispirati dal momento. Un balletto avanti e indietro attraverso una di quelle tendine a tondini argentati di plastica. La tirano giù... 50 soles di danno. In realtà una cosa così costerà a dir tanto 8 soles, ma magari il tipo deve andare a Lima per trovarne una uguale. 
Alla fine di tutta questa genialità si va alla ricerca di un posto carino. Che non si trova, finiamo in 'sto locale dove la musica sta a volumanza mille e ci si chiede perché parlarsi che tanto non ci si sente. Così dopo un poco me ne vado via e aspetto venti minuti sotto l'acquetta prima che qualcuno qui all'ostello mi apra. 
E' stata una bella serata.

domenica 15 febbraio 2009

Cani liberi, alpaca morti, sigarette...

Qui a Cusco piove quasi tutti i giorni, la gente ci fa l'abitudine e non usa mai l'ombrello, il che mi pare una cosa molto bella. Meno bello è che la pioggia la prendano sempre pure Angela e Pedro, i due gatti dell'ostello, e che poi vadano a dormire sul mio letto. Però è un segnale d'affetto e per tale lo prendo. 
Mi garba anche che i cani stiano tutti allo stato brado, pure quelli di proprietà... niente guinzagli e catene, tutti liberi a fare quel che meglio gli pare. Tipo sbranare i piccoli alpaca... va beh quando concedi un po' di libertà qualche inconveniente c'è sempre.

I peruviani ogni tanto scassano la minchia. Tipo ci sono tutti questi che vendono le sigarette e ti chiedono 
-Vuoi un pacchetto? 
+No
-Perché? 
+Perché non fumo. 
-Impossibile. 
+Ma è veroooo!!!
E poi devo avere la faccia sciupata, che ogni volta in un tragitto di dieci minuti minuti almeno cinque persone mi chiedono se voglio un massaggio.  O un po' di marijuana. O della cocaina. Che qui ovviamente costa poco, però non è che faccia proprio rilassare.

mercoledì 4 febbraio 2009

Una banda di comunisti

Giusto oggi è passata una settimana dalla partenza... il viaggio è andato bene, o almeno credo: ho dormito praticamente tutto il tempo. Poi sono arrivato a Lima ed è stato strano: in arrivo dall'inverno europeo e dal condizionamento dell'aeroporto, uscire per strada e trovarsi a impattare con i trenta gradi dell'estate peruviana ha fatto il suo effetto. E' stato un po' come uscire da un supermercato dopo esserci stati dentro per quattro mesi. Senza neanche aver comprato nulla!
L'ospitalità peruviana è stata subito confermata: tra i centottanta taxisti che mi volevano dare un passaggio per chissà dove, uno si è pure offerto di pagarmi una telefonata e mi ha regalato una cartina di Lima composta per l'80% di scotch, per il 15% di polvere e per il 5% di carta.
Comunque, Lima è un bel posto e poi il fatto di avere due guide a disposizione ha reso la permanenza praticamente perfetta. L'unica cosa negativa, l'ostello: a parte il fatto che ho fatto il check in e non mi hanno segnato (mannaggia a loro, potevo dividere la camera con quattro ragazze olandesi e invece mi sono toccati tre ominidi australiani), il casino in quell'edificio regna sovrano. Insomma, non è il posto più indicato se uno vuole fare un sonnellino. Neanche se uno vuole dormire perchè sono le tre di notte.

###Inizio intermezzo fotografico###

Le fotine del Perù

---Fine intermezzo fotografico---

Finita la visita a Lima si è partiti per Qosqo, o Cusco, o Cuzco. Check in alle 4 di notte, imbarco alle 5.30... è finita che mi sono addormentato prima ancora del decollo e neanche mi sono accorto che siamo partiti, nonostante il secchiello piangente seduto dietro di me.
Arrivato qui sui 3400 metri circa già pensavo di essere in carenza di ossigeno, di avere un'emicrania perpetua e di passare i primi due giorni vomitando. Invece... sto meglio qui che al piano terra. Almeno per il momento.
Sto soggiornando in un ostello molto carino, soprattutto perché ci sono due gatti. Pedrito non è che mi si fili più di tanto (e la cosa è reciproca, tzè), mentre con Angela ormai è quasi amore. Poi la proprietaria è in zona mitologica, non fosse che per il modo in cui esprime la sua passione per i San Pedro e le esperienze mistiche che donerebbero queste cactacee, vero e proprio regalo del cielo per ricondurre le nostre povere anime in pace con se stesse e con il mondo. Insomma, funziona un po' come vedere Alice nel paese delle meraviglie sotto acido. O proprio come essere Alice nel paese delle meraviglie ma senza incontrare la regina di cuori.
Ieri ho iniziato il corso di spagnolo, che mi pare bello assai. Ci è pure stata offerta la cena di benvenuto, e quale argomento migliore per rompere il ghiaccio che non parlare di politica con tedeschi, australiani, canadesi, statunitensi, olandesi e peruviani? Come al solito tutti si (e mi) chiedono che ne pensano gli italiani di quell'omino buffo che racconta le barzellette e che di mestiere fa il capo di stato... com'è possibile che sia finito proprio lì a governare uno come lui. Studenti di spagnolo in Perù... una banda di comunisti.