lunedì 24 dicembre 2012

Del disordine visivo

In questa epoca tanto buia, finalmente con l'avvento del Santo Natale vediamo una luce brillare. Anzi, tante luci. Quanta elettricità per i vicoli più angusti, alla faccia dei lampioni che non funzionano da mesi! Quanta armonia, quanta geometricità... e quante combinazioni psichedeliche inguardabili, purtroppo. Il vero problema del Natale non è la crisi, nè il cosa regalo a zia Carmela e neppure il cosa me ne faccio di quel portacandele a forma di cedro che m'ha regalato il vicino del cognato di un amico del mio medico perché gli ho cambiato la lampadina del lampioncino in giardino (magari lo regalo a zia Carmela), ma questo fatto del disordine nelle decorazioni. Un po' è sicuramente colpa mia, che ho 'sta mania leggermente dilatata del simmetrico e dell'ordine, almeno nella visuale. E infatti non è un caso che questo blog abbia due colonne laterali e non una sola a destra o a sinistra. C'è del bilanciamento, come piace a me. Però è molto evidente che la maggior parte della gente è priva non dico di buon gusto, ma anche di quello discreto. Ci si potrebbe dilungare pensando ad una montagna di esempi, dalla musica ai personaggi che improvvisamente diventano VIP. Persone veramente importanti, eh. Comunque ci si potrebbe anche non dilungare che tanto s'è già capito quello che volevo dire, ed è quello che farò. Dunque si parlava di questo problema che affligge molti palazzi, ossia le luci messe mentula canis. Policromie immotivate. Vuoi mettere le luci sul balcone? Va bene, ma mettile con gusto! Non fare un'accozzaglia di fili e lampadine di colore diverso, che parti seguendo per benino tutta la ringhiera con il blu, poi gli ultimi trenta centimetri non sai come coprirli e ci metti quell'altro filo verde e rosso che guasta tutto. O peggio: mezzo balcone con le palline del 1978 in plastica coi piselli tutti colorati e l'altro mezzo con i led bianchi. Non è tollerabile. Ma l'apoteosi di questi problemi natalizi sono le luminarie. Quelle che pagano i commercianti e che mettono -si presume- dei professionisti della luce. Quest'anno qui sono particolarmente brutte, sembrano reggiseni mosci rossi con i bordini gialli (l'altro anno quando c'erano le alette d'angelo che parevano gambe del Moulin Rouge decapitate però c'era andata pure peggio), ma il cruccio è un altro: quello che deve mettere 'ste luci, perché non le controlla prima? Perché ci sono anche dei reggiseni mosci rossi che non hanno il bordino bianco. Come anni fa c'erano stelle che non s'accendevano, o a cui rimaneva spenta una punta. O catene di luci a pioggia che non piovevano. O alucce d'angelo che non sbattevano. Perché il professionista della luce non le controlla prima di farsi lo sbattimento di montarle? Se soffrissi di insonnia, questo dubbio mi accompagnerebbe tutte le notti. 

###Inizio finale elencativo###

Sei disordini che mi infastidiscono:
  1. le bustine di zucchero, the e quant'altro mischiate
  2. pure i croccantini della gatta, quando disposti a terra
  3. penne e matite con punte rivolte in direzioni diverse e peggio ancora penne senza tappo
  4. tutti i flaconi -qualsiasi cosa contengano- in bagno coi tappi aperti o mancanti
  5. i cd nelle loro confezioni al contrario 
  6. qualsiasi cosa sia fuori posto in un qualsiasi negozio, ma soprattutto nei supermercati
---Fine finale elencativo---