mercoledì 14 febbraio 2007

Due in un colpo solo

Oggi doveva essere una buona giornata per dedicarsi al lavoro... mi sono sistemato per almeno cinque mesi. A partire da aprile. Il primo lavoro è a Milano, quasi in centro (tipo che per arrivare in Duomo ci si mette meno di un quarto d'ora. Se si ha fretta). Sarebbe tipo un palazzo tuuuutto rinnovato, che diventa un residence e anche altre cose, tipo bar e poi ci mettono anche una palestra che però non so se la aprono a tutti o solo a chi pernotta lì. Come struttura dovrebbe uscire carina, ho visto una delle stanze che mica è male... Soprattutto hanno la cucina col forno. Il forno è una mia fissa. In realtà non lo uso proprio spesso spesso, ma aver la cucina senza mi dispiacerebbe.
Comunque, se mi prendono dovrei fare quello che sta lì a chiamare i taxi, a prenotare i ristoranti eccetera. Considerando che poi le camere sono solo quattordici, se non c'è gente troppo votata alla rottura di palle del prossimo non dovrebbe essere un lavoraccio.


---Intermezzo consigliere---

Quando viaggiate su una macchina del tempo, evitate di sporgere il gomito dal finestrino, o vi diventerà un fossile.*

###Fine dell'intermezzo consigliere###

Secondo lavoro: quello dell'anno scorso a Stryn, tra i fiordi. Che quello è assodato non essere un lavoraccio, manco se si lavora il doppio dei giorni (ma dormire rimane comunque più rilassante). Sempre che il turista medio si ricordi di essere in vacanza e quindi non stressato, di conseguenza meno crepapalle.
Cosa che non c'entra nulla con quanto detto finora: oggi sono passato anche in università dopo un po' di tempo (non tantissimo, comunque). Mi fa quasi impressione vedere la gente che si sbatte per studiare e passare gli esami... chissà come ho fatto io fino all'anno scorso?


*Da Adenoidi, di Daniele Luttazzi

lunedì 5 febbraio 2007

Si vis pacem, para bellum

Mi chiedevo perchè questo modo di dire abbia avuto tanta fortuna nella storia.
Ora, mi pare che tale concetto sia attribuibile a Vegezio, che lo scrisse in un'opera trattante le arti militari. Logico che se scrivi un libro sulla guerra, devi anche farti pubblicità!!!

Aspiri alla pace? Prepara la guerra!
Ma non arrivare in battaglia impreparato!
Leggi prima il manuale di Vegezio!

Che sa un po' di cazzata come discorso, una sorta di guerra preventiva ante litteram (tanto per usare un'altra locuzione latina tanto in voga...). Che poi una volta che finisci la guerra che hai preparato sei al punto di partenza... un circolo vizioso. Secoli dopo i CCCP hanno riassunto il tutto in Guerra e pace, ma quella è solo una visione ciclica del mondo...
Poi qualcuno sosteneva l'esatto contrario:

Concordia parvae res crescunt
Discordia maximae dilabuntur

Ossia: nell'armonia le cose piccole crescono, nella discordia anche le più grandi svaniscono.
La prima metà di questa frase è anche scritta su qualche palazzo importante di Helsinki, tipo il teatro nazionale (ma non son sicuro... ma se qualcuno ci passa, è l'edificio che sta più o meno di fronte alla stazione. Magari è il museo, non mi ricordo).
Ecco, questa invece l'aveva scritta Sallustio. Che nella storia della letteratura senza dubbio ha avuto più successo di Vegezio. Ma è stato meno ascoltato.