giovedì 24 maggio 2007

mercoledì 23 maggio 2007

Le case

In questi giorni mi sento un po' dentro questa canzone di Vinicio...

Le case taccion nell'addio
non urlan più di lavatrici
di respiri, di attese,
di anime contese
vuote e composte nell'ombra
di polvere e imposte

gesti alzati in fretta nel mattino
calda assenza a fianco al comodino
treni, stazioni, biglietti
sepolti nei letti...

e viene il tempo di partire
armadi cimiteri di appendini
parole scritte a mano
scritte in ogni dove
col tempo tutto sembra migliore...

silenzio sulle frasi storte e tra le porte
rotolano le bottiglie nascoste
pacchi e confezioni
vite nei cartoni
restano di noi

sabato 19 maggio 2007

...non ha prezzo

Oggi parliamo di pallavolo...
Quest'anno non ho giocato molto. No, così è troppo eufemistico...
Quest'anno non ho giocato praticamente mai. Praticamente significa 3 set su 64 disputati. Non che stessi male o avessi particolari infortuni... scelta tecnica. Già, anche quando si giocava con gli ultimi in classifica a punti 0. Va beh, l'allenatore decide, sono scelte sue, quindi io ho passato il campionato a rosicare in panchina.
Ma non è di rosicate che volevo parlare... l'altro ieri abbiamo giocato (ehm... i miei compagni hanno giocato! Ma stavolta mi sono levato io, causa febbre del giorno prima abbinata ad imminente partenza) la semifinale di ritorno per accedere alla serie D. L'andata era terminata 2-3 con qualche rimpianto, visto che si era avanti 2-0. Personalmente credevo di prendere un sonoro cappottone, invece era andata abbastanza bene.
Riscaldamento: quelli fanno i buchi per terra, i nostri invece le sparano un po' a rete e un po' sul nastro. Ma quando si passa a fare sul serio la squadra va subito in fuga: partenza razzo e 1-0!
Il secondo set è meno intenso, e infatti lo si perde... sull'altalena anche terzo e quarto. Si arriva al quinto, che ci porta sul 3-2 serale, che significa parità e set extra da giocare. Normalmente la squadra che si è rimessa in corsa dovrebbe essere galvanizzata, invece le prendiamo e si profila una per la verità attesa asfaltatura: cambio campo 3-8. Quando si riprende a giocare però sembra tutt'altra cosa. No, non sembra: è proprio così, 16-14 e tutti a casa (a cena, in realtà) con un inedito 4-2.
Non scrivo mai delle nostre partite qui, ma stavolta meritava. Soprattutto perchè dall'altra parte della rete c'erano un paio di persone che non mi stanno molto simpatiche. Tanto che ho scoperto che le partite dalla tribuna sono meglio che dalla panchina: c'è libertà di insulto!



P.S.: lo so. Sono antisportivo. Ma quando si vince così si gode ancora di più!

venerdì 4 maggio 2007

Due sputi sulla resistenza

Stavo cercando delle immagini del corteo del 25 aprile scorso a Milano e facendo la ricerca su  google nella sezione apposita ho trovato delle priorità un tantinello -come dire...- bizzarre. Insomma, digitando "Milano 25 aprile 2007" viene segnalata come prima foto (e naturalmente come primo link) un manifestino con sfondo grigio, carro armato verde e Mussolini sopra la scritta "e noi siamo ancora qui", roba estratta da un sito di destra. Se invece ci si limita a digitare "25 aprile", al secondo posto si trova la locandina di una manifestazione organizzata da Forza Nuova per il 23 aprile 2005, a ricordare che questo movimento "ritiene antistorico e controproducente festeggiare e glorificare la resistenza". Una bella risposta a tutti coloro che ritengono che il fascismo sia solo qualcosa che appartiene al passato. L'unica buona notizia è che questo secondo sito non contiene nuovi articoli dal 30 aprile 2005. Non credo che sia stato punito da chi di dovere per apologia del fascismo, altrimenti immagino avrebbero oscurato il sito. A proposito: l'apologia del fascismo è teoricamente ritenuta un reato dal 1952. Non proprio una cosa recente, insomma. Il reato è attribuibile non solo a coloro che tentano di riorganizzare il partito fascista, ma anche a chi "pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche". E qualcuno vorrebbe non si celebrasse il 25 aprile...  piuttosto, le manifestazioni dell'estrema destra dovrebbero essere vietate, ma se non si vuole intervenire a priori sarebbe assai facile verificare che puntualmente la gran parte dei manifestanti incorre in questo reato. Perchè i prefetti diano il via libera a cortei di stampo dichiaratamente xenofobo, omofobo, razzista e chi più ne ha più ne metta, rimane un grosso mistero.

giovedì 3 maggio 2007

Rivera, che scandalo!

Ieri sono stato alla manifestazione del 1° Maggio, che a sentire il TG3 Regionale sembrava dover essere una terribile calamità su Milano. Grazie anche alle parole di De Corato, a parer mio irresponsabili. Ma evidentemente ogni volta che si manifesta occorre anche creare un clima di tensione, bisogna dire che il pericolo è in agguato, che chi scende in piazza è un sovversivo o più semplicemente qualcuno che non ha di meglio da fare che incendiare macchine e distruggere vetrine. Purtroppo per De Corato, ieri non è successo nulla di tutto questo, la manifestazione è stata tranquillissima e un sacco di gente ha sfilato per le strade soprattutto divertendosi. 

Tornato a casa ho guardato parte del concerto di Roma. Alle 23 circa interruzione per il TG3, seguito da Primo Piano. In cui si parla di un "incidente" per frasi lesive nei confronti della chiesa e di sua santità l'intoccabile Benedetto XVI. Sindacati, autori e organizzatori dell'evento che si dissociano e alcuni che non perdono l'occasione di dire falsità quali "la chiesa è il punto più avanzato della società". Beh, falsità... effettivamente dipende da che prospettiva si guardano le cose. Comunque oggi ho avuto occasione di leggere e sentire l'intervento di Rivera... sono sconcertato.  Naturalmente non per le parole del suo intervento, ma per tutta la polemica che ne è scaturita. Politici che attaccano e vogliono spiegazioni in parlamento (come se mancassero argomenti più gravi da discutere), giornali che parlano di terrorismo, sindacalisti che accusano Rivera di aver bevuto troppo... Mi fanno schifo, davvero. Questo inchinarsi alla volontà della chiesa non è da stato laico, è da paese soggiogato al volere di uno staterello minuscolo che ancora occupa parte del suo territorio. Se li fossero tenuti ad Avignone i papi, oggi staremmo molto meglio.