Il viaggio è di quelli lunghi, che se non ti armi di ottime motivazioni per farlo, ci rinunci. Non c'è neanche tanta gente sul treno, la domenica. Di conseguenza, si possono inventare meno storie. Perchè dietro ad ogni passeggero c'è una storia. Anzi, infinite: la sua vera e quelle che si inventano gli altri passeggeri. Allora tanto vale concentrarsi su ciò che si sta ascoltando o su ciò che si sta leggendo, chè ora delle 16 si fa in tempo ad annoiarsi.
Spunto più interessante del viaggio: lancio del pane in acqua (dopo notevole indecisione) appena prima della fermata di Piacenza.
Stupore per il treno che arriva puntuale ("ooohhh!!!").
Piacenza-Modena è più affollato, si rischia di perdere anche il cappellino col pon pon rosso se non si fa attenzione. E se la cinese non si accorge che la porta è guasta, fa in tempo a raggiungere la porta successiva? Sì, certo. non c'è fretta di ripartire. Ma è meglio farglielo notare.
L'accademia militare. Il palazzo ducale adesso si chiama così. E se lo dice uno che ha l'aria di quello che abita a Modena da 70 anni, più o meno, deve essere proprio vero.
Poi incontri uno che, chissà perchè, ti dice che per arrivare al PalaPanini una volta che sei davanti alla Maserati devi girare. Per far che? entrare e comprarne una??
---Inizio intermezzo musicale---
"esiste una sconfitta, pari al venire corroso,
che non ho scelto io ma è della squadra per cui tifo..."
###Fine intermezzo musicale###
"esiste una sconfitta, pari al venire corroso,
che non ho scelto io ma è della squadra per cui tifo..."
###Fine intermezzo musicale###
Poi ci si aspetta di trovare un treno che arrivi in orario, di quei 5 o 6 che devono partire tra le 21 e le 21.20. Ritardo di 15 minuti, che poi diventano 20. E' ormai certo che la coincidenza sia saltata. Si sta ad aspettare l'ATM, ma qui è meglio non pensare neanche alle storie che stanno dietro alle persone presenti.