---Intermezzo poetico---
«Or ecco,» dice Alberto di Giussano,
«Ecco, io non piango piú. Venne il dí nostro,
O milanesi, e vincere bisogna.
Ecco: io m'asciugo gli occhi, e a te guardando,
O bel sole di Dio, fo sacramento:
Diman la sera i nostri morti avranno
Una dolce novella in purgatorio:
E la rechi pur io!» Ma il popol dice:
«Fia meglio i messi imperïali.» Il sole
Ridea calando dietro il Resegone.
###Fine intermezzo poetico###
«Or ecco,» dice Alberto di Giussano,
«Ecco, io non piango piú. Venne il dí nostro,
O milanesi, e vincere bisogna.
Ecco: io m'asciugo gli occhi, e a te guardando,
O bel sole di Dio, fo sacramento:
Diman la sera i nostri morti avranno
Una dolce novella in purgatorio:
E la rechi pur io!» Ma il popol dice:
«Fia meglio i messi imperïali.» Il sole
Ridea calando dietro il Resegone.
###Fine intermezzo poetico###
In un angolo sembravano pronte ad esplodere migliaia di luci... la pianura, così estesa e così caotica, veniva messa in secondo piano dalle montagne. Ne restava visibile solo un piccolo scorcio, che la rendeva addirittura affascinante. Il caos delle grandi città, il traffico e tutto il resto venivano quasi cancellati.
Negli ultimi anni il paese pesce tuttavia stava mutando d'aspetto. Nuove case o industrie, chissà, stavano confondendo la sua immagine. Sono passati diversi anni dall'ultima volta che ho visto il pesce stare immobile nelle notti d'estate. Ogni tanto mi chiedo se sia ancora lì agonizzante o se sia ormai sparito.
Negli ultimi anni il paese pesce tuttavia stava mutando d'aspetto. Nuove case o industrie, chissà, stavano confondendo la sua immagine. Sono passati diversi anni dall'ultima volta che ho visto il pesce stare immobile nelle notti d'estate. Ogni tanto mi chiedo se sia ancora lì agonizzante o se sia ormai sparito.