martedì 23 novembre 2010

Lo stupore viaggia in treno e parte dal binario 4

Sono andato a Modena, che c'era del bel uollei da vedere. Modena-Trento 0-3 e naturalmente la parte del bel uollei stava nella metà campo trentina, è sempre buona cosa espugnare il PalaBanani. Ma la cosa sorprendente non risiede nel risultato (un po' me l'aspettavo), ma in un dettaglio relativo al viaggio. Come al solito sono andato in treno... Melegnano-Lodi-Modena. Siccome quando a Melegnano la biglietteria era fruibile ancora regnava Carlo Martello, si è abbastanza soliti scomodare il capotreno con la solita storia "non ho il biglietto... del resto qui la biglietteria è sempre chiusa, han messo le emettitrici automatiche di biglietti ma non le hanno attivate, l'edicola ormai è da mesi che ha chiuso i battenti, il bar è chiuso, insomma io non è che posso andare a fare il biglietto la settimana prima, metti che ho un'emergenza e lo so all'ultimo che devo andare là come faccio?". Sì perché tanto che c'è la gente si sfoga un po', anche se in realtà il capotreno lo sa da quando ha iniziato a lavorare che a Melegnano deve fare lui i biglietti quindi se anche non si polemizza ogni volta va bene lo stesso. Facendo questo pensiero sono arrivato in stazione e ho visto che però il bar era aperto, quindi il mio sogno ad occhi aperti non si è rivelato premonitore e ho potuto fare il biglietto senza problemi. E già questa effettivamente è una cosa sorprendente a pensarci bene, ma non quanto l'altra che avevo in mente di scrivere. Arrivato a Lodi, che sarà anche grossa come lo scaracchio di un brachiosauro, ma sempre provincia fa, uno si aspetta di trovare una biglietteria aperta o almeno una emettitrice automatica di biglietti funzionante. E invece no, Sta lì, accesa, e ti comunica in quattro lingue che la postazione è chiusa. Così che insomma il sogno a occhi aperti un po' era premonitore, solo mi indicava la stazione sbagliata. Dettagli. Poi all'ora più o meno patteggiata da Trenitalia con i propri clienti passa il treno e dunque vado dal controllore e gli spiego il fatto...
Io: "scusinonhoilbigliettoèchequieratuttochiusoscusiscusiscusi" (un po' agitato perché magari non ci crede)
Lui: "sì sì va bene poi passo ora si segga pure"
E dunque io vado a sedermi proprio al primo posto del primo vagone che appena esce mi vede e mi fa pagare il biglietto prima di arrivare a Piacenza. No. Esce, si ferma a ciarlare con i suoi colleghi che stanno andando in un qualcheddove come passeggeri e poi torna nella cabina col macchinista. Poi scende a ogni stazione a vedere che tutto sia tranquilo. E ci mancherebbe, visto che sta andando fino a Bologna perché quello è il suo lavoro. Forse prima di Fidenza me lo fa. No. Prima di Parma? No. Prima di Modena ormai non lo penso neanche più. E infatti son sceso senza che me lo facesse. Io gliel'ho detto ma poi non è che potevo accanirmi, non è bello disturbare oltremodo la gente che lavora.

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