mercoledì 15 novembre 2006

Il fantastico mondo del non lavoro

Non é che sia passato l'eterno da quando sono tornato a casa, ancora meno da quando ho iniziato a cercare un lavoro (per quanto possa definirsi così l'aver mandato un po' di CV via internet). Però 'sta cosa dell'essere a casa tutto il giorno tutti i giorni inizia un po' a scocciarmi... oltre che portarmi verso l'ignavia. Già son pigro di mio, il non avere assolutamente nulla da fare durante la giornata non mi stimola moltissimo. Non che mi annoi durante la giornata, è giusto il pensiero di essere nullafacente a turbarmi.
Intanto ho notato che é alquanto difficile non solo ottenere un lavoro o un colloquio... ma anche una risposta, pur negativa. Evidentemente anche rispondere a una semplice domanda tipo "posso lavorare per voi?" è troppo impegnativo... ci può stare quando si contatta un'azienda che conta centinaia di dipendenti e sia al centro dell'attenzione, ma posso pensare a tutto fuorché al fatto che un'agenzia di viaggi che organizza tour esclusivamente in lingua italiana a Copenaghen riceva decine di domande di lavoro a settimana, tanto da non aver neppure la possibilità di degnarmi di un "No, non ci serve nessuno!". Anzi, mi basterebbe anche un "No"... 

Riassunto:
+CV inviati: svariate decine
+Aziende in possesso del mio CV: svariate decine
+Contatti più o meno informali tramite e-mail: una decina
+Agenzie interinali contattate: due
+Offerte di lavoro ricevute: una
+Colloqui sostenuti: uno
+Lavori ottenuti: al momento, zero

Peccato che il numero nullo sia proprio in corrispondenza della crocettina più importante!
Nel frattempo attendo poco fiducioso una risposta dal signor FNAC, per vedere se per almeno un mese e poco più posso lavorare come venditore in quel di via Torino. Almeno lì mi è stata assicurata una risposta, sia che venga assunto, sia che venga lasciato a casa... 

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