mercoledì 15 ottobre 2008

Car box

Siccome mia nonna abitava da sola, ora c'è da svuotarle la casa, dato che si è pensato che lasciarla come mausoleo diventa troppo dispendioso. Tra le molte cose ricordavo bene che parcheggiate in un armadio nella ex cameretta di mio papà c'erano tre automobiline con cui giocavo da bambino, quando ero accudito da lei le portavo pure in giro se si andava al parco o da qualche altra parte. Le ricordavo molto bene: una jeep  gialla con l'abitacolo amaranto della Tonka (con il marchio pure stampato sulle portiere), più plasticosa che metallica; una Porsche rossa da competizione (numero 75); una Mercedes bianca con tetto rosso, pure lei da competizione (numero 4). Quel che invece non ricordavo era un particolare: la Mercedes ha ancora lo stemmino al suo posto sul cofano! Cosa davvero sorprendente... perché non so come giocano normalmente i bambini con le macchinine, ma quel che era divertente per me era lanciarle una contro l'altra, in una sorta di arena... l'auto che si ribaltava era eliminata, l'altra passava al turno successivo. Ovviamente il torneo difettava di organizzazione, quindi macchine eliminate al primo turno tornavano in campo spesso. Il vincitore normalmente era quello che faceva ribaltare l'auto avversaria mentre mi chiamavano dalla cucina perché era pronto il pranzo o la cena. Le mie macchinine non potevano fidarsi di nessuno, era un tutti contro tutti... partecipavano anche le gru e i camion. La più competitiva, comunque, era un'Alfa Romeo rossa.

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