Domenica scorsa Skaiste mi ha chiesto con un certo entusiasmo se fossi in Italia, perché doveva venire dalle mie parti insieme ai suoi colleghi. E così, dopo quattro anni e mezzo abbondanti, ci siamo rivisti. A parlare, non pareva fosse passato così tanto tempo... sicuramente lei ha combinato molto più di me in questi anni, ma del resto anche in Svezia dedicava molto tempo allo studio (non faccio paragoni con me stesso perché non ci voleva granché per superarmi...) quindi non mi stupisce che ora sia coordinatrice di un'associazione culturale.
---Inizio intermezzo letterario---
Fuggire non era una questione di scegliere, ma di agire. E' un processo che avviene al di fuori di sé. Non lo si può governare. Prendiamo una mela, prendiamo il melo: quando la mela è matura cade dall'albero al primo soffio di vento. La colpa non esiste. La punizione un'assurdità. E' il processo stesso che lo determina. Il sole, la luna, l'albero, il ramo, la terra si riuniscono e decidono di far cadere la mela.
###Fine intermezzo letterario###
Siamo andati a Verona. Avrei dovuto andarci domenica, per vedere una partita di pallavolo, poi non se n'è fatto nulla. Era da qualche anno che non vedevo il centro di Verona... non che abbia fatto 'sto grande giro, sono stato fuori tutto il giorno per vedere giusto due o tre cose. L'organizzazione del gruppo lituano non mi è parsa proprio eccezionale: arrivati alle 13.06 a Orio al Serio, sono arrivati a destinazione oltre le 18. E di fatto la mia visita alla città è durata un'oretta e mezza, giusto il tempo di vedere l'arena, la casa di Giulietta e Piazza delle Erbe. Ma quello era secondario, l'importante era rivedere Skaiste!
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