Ci sono nomi che hanno origine greca o latina o pure diversa che uno non sa cosa vogliono dire, va beh. E allora li dà al proprio figlio (o figlia) anche se hanno un significato tristissimo, tipo Biagio (ossia balbuziente). Ci sono invece altri nomi che uno sa pure cosa vogliono dire e non mi capacito perché li dà lo stesso al proprio figlio (o figlia). Tipo Soledad.
Comunque... siamo nel 2012 da oltre 20 giorni e ancora qui non si è parlato di buoni propositi! Per prima cosa, mi bullerei un attimino del fatto che gli obiettivi per il 2011 li ho in gran parte centrati, in quanto:
-sono arrivato a 31 anni
-senza prendere l'encefalite da zecca né prima né dopo (e non avevo zecche sui polpacci a farmi compagnia durante). Ma è stato facile, non ho incontrato zecche, forse saranno affogate sotto la pioggia costante dell'estate scorsa
-non sono diventato proprio tollerante con chi scombina le bustine da zucchero in mia presenza ma non ho neanche fatto stragi
-ho ricominciato a studiare qualcosa. Non mi sono sbattuto molto, ma ho ricominciato, che è meglio di niente
-il segreto della felicità non l'ho trovato. Uno su cinque ci sta di non prenderlo proprio
Poi c'era quell'altro grosso che dicevo un anno fa, che però non era proprio un buon proposito perché non sapevo neanche come catalogarlo... quello comunque è successo che non c'ho più pensato, anche perché non avevo da concentrarmi molto in quanto si basava su due sole possibili opzioni escludenti (che chiameremo A e B). Insomma, A avrebbe dovuto di suo far sparire B e/o viceversa. Non so come, però, io non ho seguito né l'opzione A né l'opzione B e *puff!* è apparsa dal nulla l'opzione C. Inaspettata. A e B erano come quando hai davanti un'oliva e puoi decidere solo se A mangiarla o B non mangiarla. C non esiste, puoi cambiare idea da B a A (nel fatto specifico dell'oliva è più difficile -una volta mangiatala- cambiare da A a B). Insomma, questa opzione C è come se fosse il quarto lato di un triangolo. O il quinto di un quadrilatero. O il sesto di un pentagono. O il settimo... beh, chiaro il concetto, no? Quindi mi sono ritrovato con un'opzione sorprendente che alla fine non me ne faccio niente ma se per quello anche di A e B non ci facevo nulla, ma almeno quelle avevano una struttura logica. Invece trovarsi davanti a 'sta C è come andare al mare e non trovarci né l'acqua né la sabbia né i fondali né le stelle marine né i cavallini marucci né lo squalo né il signore che vende la noce di cocco fresca.
Per i buoni propositi targati 2012, non m'è venuto in mente quasi niente. Ed è per questo che non ne avevo ancora parlato. Ci ho pensato e anche per benino eh, ma niente. Quasi. Va beh, potrei buttare lì che ci tengo ad arrivare ai 32 anni, non mi sembra tanto prioritario come era invece l'anno scorso arrivare a 31 ma vista la scarsità di idee lo tengo buono. Tra le cose che ho davvero da fare, però, c'è quella di rammendare finalmente tutti i calzini bucati. E farmene una ragione che alcuni di loro sono irrimediabilmente lisi. Io coi calzini però c'ho un rapporto troppo sentimentale che mi fa venire tristezza quando sono da buttare via. Quel giorno non sarà facile.
Un altro proposito potrebbe essere leggere più libri dell'anno scorso (non uno sbattimento eccessivo, devo solo arrivare a 15 e sono a 3 al momento quindi è fattibile... sì, mi piace e lo metto).
Volevo arrivare a cinque ma quelli che mancano nel caso li aggiungo un'altra volta (non intendo passare il sabato sera qui a pensarci), quindi ricapitolando...
COSE DA FARE NEL 2012
-compiere 32 anni
-rammendare tuuuutti i calzini bucati e buttare quelli irrecuperabili
-leggere almeno 15 libri
...e anche per quest'anno ci abbiamo pensato e siamo a posto così.
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