L'altro giorno sono andato in stazione. Ho sbirciato nella sala d'aspetto che stanno rifacendo: niente sedie in legno, han cambiato tutto e sembrerà la sala d'aspetto di tante altre
stazioni. Ma soprattutto fuori hanno messo delle panchine nuove. In metallo, con le stanghe cilindriche piccine che così se piove si asciugano più velocemente. Sono uguali a quelle che ci sono in tante altre stazioni. Prima invece avevamo quelle coi sassolini. Quelle coi sassolini rimanevano bagnate anche tutto il giorno dopo il temporale, anche col sole, le goccioline rimanevano impigliate in qualche angolino e non se ne andavano via così facilmente. E poi dopo circa cinque minuti che ci si stava seduti, si poteva riconoscere ogni singolo sassolino sotto il proprio culo. Anzi, quasi dentro... si trattava di sassolini abbastanza invadenti e per aumentare la scomodità alcuni erano anche discretamente appuntiti. Per me in stazione ci sono sempre state le panchine coi sassolini, non me ne ricordo
altre, da quando da bambino mio nonno mi portava a vedere i treni merci e si contavano i vagoni a
quando la sera andavo a veder passare l'ultimo Milano-Piacenza, pensando
a come mai le persone stavano andando a Piacenza a quell'ora. Quando andavo con mio nonno c'era anche la fontana con i pesci nell'acqua, poi è rimasta la fontana con l'acqua stagnante senza pesci, ora c'è la fontana e nemmeno l'acqua stagnante, così la gente non la guarda più. Se ci fossero ancora i pesci, andrei in stazione più spesso forse. Tanto tempo dopo la sparizione dei pesci, è sparito anche il Milano-Piacenza: qualche anno fa han deciso di farlo passare da un'altra parte e qui ci hanno messo il Saronno-Lodi, l'ultimo adesso arriva più tardi e così quando mi capita vado a veder passare il penultimo perché non ho voglia di uscire dopo mezzanotte solo per pensare come mai le persone stanno andando a Lodi a quell'ora, anche perché è tutta un'altra cosa: Lodi non è una meta tanto esotica quanto Piacenza.
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