sabato 19 maggio 2007

...non ha prezzo

Oggi parliamo di pallavolo...
Quest'anno non ho giocato molto. No, così è troppo eufemistico...
Quest'anno non ho giocato praticamente mai. Praticamente significa 3 set su 64 disputati. Non che stessi male o avessi particolari infortuni... scelta tecnica. Già, anche quando si giocava con gli ultimi in classifica a punti 0. Va beh, l'allenatore decide, sono scelte sue, quindi io ho passato il campionato a rosicare in panchina.
Ma non è di rosicate che volevo parlare... l'altro ieri abbiamo giocato (ehm... i miei compagni hanno giocato! Ma stavolta mi sono levato io, causa febbre del giorno prima abbinata ad imminente partenza) la semifinale di ritorno per accedere alla serie D. L'andata era terminata 2-3 con qualche rimpianto, visto che si era avanti 2-0. Personalmente credevo di prendere un sonoro cappottone, invece era andata abbastanza bene.
Riscaldamento: quelli fanno i buchi per terra, i nostri invece le sparano un po' a rete e un po' sul nastro. Ma quando si passa a fare sul serio la squadra va subito in fuga: partenza razzo e 1-0!
Il secondo set è meno intenso, e infatti lo si perde... sull'altalena anche terzo e quarto. Si arriva al quinto, che ci porta sul 3-2 serale, che significa parità e set extra da giocare. Normalmente la squadra che si è rimessa in corsa dovrebbe essere galvanizzata, invece le prendiamo e si profila una per la verità attesa asfaltatura: cambio campo 3-8. Quando si riprende a giocare però sembra tutt'altra cosa. No, non sembra: è proprio così, 16-14 e tutti a casa (a cena, in realtà) con un inedito 4-2.
Non scrivo mai delle nostre partite qui, ma stavolta meritava. Soprattutto perchè dall'altra parte della rete c'erano un paio di persone che non mi stanno molto simpatiche. Tanto che ho scoperto che le partite dalla tribuna sono meglio che dalla panchina: c'è libertà di insulto!



P.S.: lo so. Sono antisportivo. Ma quando si vince così si gode ancora di più!

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