L'ospitalità peruviana è stata subito confermata: tra i centottanta taxisti che mi volevano dare un passaggio per chissà dove, uno si è pure offerto di pagarmi una telefonata e mi ha regalato una cartina di Lima composta per l'80% di scotch, per il 15% di polvere e per il 5% di carta.
Comunque, Lima è un bel posto e poi il fatto di avere due guide a disposizione ha reso la permanenza praticamente perfetta. L'unica cosa negativa, l'ostello: a parte il fatto che ho fatto il check in e non mi hanno segnato (mannaggia a loro, potevo dividere la camera con quattro ragazze olandesi e invece mi sono toccati tre ominidi australiani), il casino in quell'edificio regna sovrano. Insomma, non è il posto più indicato se uno vuole fare un sonnellino. Neanche se uno vuole dormire perchè sono le tre di notte.
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Le fotine del Perù
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Le fotine del Perù
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Finita la visita a Lima si è partiti per Qosqo, o Cusco, o Cuzco. Check in alle 4 di notte, imbarco alle 5.30... è finita che mi sono addormentato prima ancora del decollo e neanche mi sono accorto che siamo partiti, nonostante il secchiello piangente seduto dietro di me.
Arrivato qui sui 3400 metri circa già pensavo di essere in carenza di ossigeno, di avere un'emicrania perpetua e di passare i primi due giorni vomitando. Invece... sto meglio qui che al piano terra. Almeno per il momento.
Sto soggiornando in un ostello molto carino, soprattutto perché ci sono due gatti. Pedrito non è che mi si fili più di tanto (e la cosa è reciproca, tzè), mentre con Angela ormai è quasi amore. Poi la proprietaria è in zona mitologica, non fosse che per il modo in cui esprime la sua passione per i San Pedro e le esperienze mistiche che donerebbero queste cactacee, vero e proprio regalo del cielo per ricondurre le nostre povere anime in pace con se stesse e con il mondo. Insomma, funziona un po' come vedere Alice nel paese delle meraviglie sotto acido. O proprio come essere Alice nel paese delle meraviglie ma senza incontrare la regina di cuori.
Ieri ho iniziato il corso di spagnolo, che mi pare bello assai. Ci è pure stata offerta la cena di benvenuto, e quale argomento migliore per rompere il ghiaccio che non parlare di politica con tedeschi, australiani, canadesi, statunitensi, olandesi e peruviani? Come al solito tutti si (e mi) chiedono che ne pensano gli italiani di quell'omino buffo che racconta le barzellette e che di mestiere fa il capo di stato... com'è possibile che sia finito proprio lì a governare uno come lui. Studenti di spagnolo in Perù... una banda di comunisti.
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