Dunque andiamo in ordine cronologico e partiamo dall'anno vecchio: onore al merito al 2009 che non è stato proprio brutto brutto brutto. Sì, poteva finire meglio, non capodannisticamente nè pallavolisticamente parlando, ma in generale, però è stato un anno buono almeno al 66%. Ho fatto delle cosine interessanti, magari poco utili ma interessanti. Me ne sono andato in Sud America ad esempio. Non era il sogno di una vita ma l'ho fatto comunque. In realtà ho preso per la prima volta seriamente in considerazione l'ipotesi di andare da quella parte del mondo tipo quattro mesi prima di partire, mica a metà degli anni novanta. E non so neanche perché ci sono andato, però è stato bellino. Comunque c'erano dei motivi ufficiali legati alla mia partenza, perché non è che sta bene dire "tra tre settimane ho deciso di partire e stare via per tre mesi, così senza un motivo. Ah, starò a un pochino più di 10mila km da qui": ci sono andato per imparare lo spagnolo e vedere come butta da quelle parti, ma quella era una copertura. I motivi veri si ignorano e se non si ignorano faccio finta di volerli ignorare. La domanda che mi sono posto più volte mentre ero là è stata la seguente: "cosa ci faccio qui?". E di tanto in tanto penso proprio che non lo sapessi davvero.
Poi sono tornato dal Perù, sono stato a casa quelle cinque settimane in cui non ho fatto nulla di particolare, solo cose routinarie tipo andare in manifestazione e bere birra come un balordo comunista qualsiasi e poi sono partito per la Norvegia. La Norvegia è tutt'altra cosa rispetto al Perù. No, lo so che è una cosa che sanno tutti, ma non in quel senso, nell'altro. Ossia nel senso che in Norvegia sapevo già di andarci, non è che è stato toh sorpresa ho preso il biglietto e vado lassù. Nella vita esistono cose che uno si aspetta e altre che uno non si aspetta. La Norvegia sta nel primo gruppo di cose, il Perù nel secondo.
In Norvegia ho fatto il mio bel lavoretto per tre mesi e un pochettino, ho messo subito a disposizione dell'agenzia il mio apprendimento della lingua spagnola (ero andato in Perù proprio per questo motivo, no?) e mi sono pure divertito (come ogni volta che sono in Norvegia, non è che le altre volte mi sono annoiato). E l'apprendimento l'ho messo a disposizione perché mi pagavano a tour e non con un fisso mensile, altrimenti col caz che l'avrei fatto.
Come una rondine a primavera poi sono tornato a casa anche se era settembre e da lì non è successo nulla di che, volevo andare a lavorare in Oman ma non mi han preso e neanche da altre parti tra Milano e Baku, a parte a Deggendorf quando sono venuti in trasferta a Rho. Ci sono due punti fermi nella mia vita lavorativa: la Betulla che mi chiede se d'estate posso andare in Norvegia a far la guida e il Ludovico che mi chiede se a dicembre posso andare all'Artigiano in Fiera a fare il varie cose insieme.
Poi già che il lavoro non mi ammazzava ho visto Perugia Berlino e Bressanone ed è stato bello assai.
Fine 2009, inizio 2010. Aspettative speranze delusioni alla fine arriva sempre un po' di tutto, molto più dire che fare e baciare comunque. Ma bisogna pure porsi degli obiettivi nella vita...
Per quest'anno dunque punto a:
- compiere trent'anni
- non prendere l'influenza suina
- imparare la declinazione dei sostantivi in tedesco
- diventare ricchissimo e innamorarmi forte (sì, in contemporanea)
- mangiare più verdura
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