lunedì 9 marzo 2015

A ciascuno era affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro

Circa due anni e mezzo fa (settembre 2012) mi era capitato di fare una riflessione sui calzini e sul destino che inevitabilmente li lega a coppie. La stessa cosa naturalmente è valida anche per i guanti, a meno che non si tratti di guanti da forno, ad esempio. Ieri è successo il brutto: un guanto è andato perduto. Non lo ritroverò mai più. Il suo gemellino è ora solo. Questa notte l'ho fatto dormire sul cuscino accanto al mio, ora sento i suoi occhi che non ha su di me. Le sue dita mi indicano, tutte e cinque insieme. Mi accusa. Una parte vagamente razionale mi avvisa che i guanti probabilmente non hanno la capacità di serbare rancore, ma nonostante ciò mi sembra di avergli fatto uno sgarbo -seppur ovviamente involontario- imperdonabile. Non riuscirò mai più a ricucire il rapporto che c'era prima tra me e lui. Non ricordo neppure quanti anni avevano passato insieme... ed ora si trova solo. Mi spiace veramente molto. Intanto fuori nevica. Domani se farà freddo mi metterò le mani in tasca.

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