Da qualche tempo ho preso l'abitudine di seguire i consigli comunali, quando mi è possibile.
I risultati delle votazioni sono sempre scontati, perchè l'asse Ulivo-Margherita-DS credo abbia il 70-75% dei consiglieri, ma si vedono sempre delle cose divertenti. Di quel divertente macabro, però... che se ci si ragiona su, diventano aberranti.
Nell'ultimo di questi consigli, dopo le non risposte di un assessore e soprattutto del sindaco (non so se sia stato effettivamente il peggiore dal dopoguerra ad oggi, ma sicuramente è stato un incapace, per usare un eufemismo molto, molto forte) alle interpellanze (poste ormai diverse settimane fa), è stata presentata una doppia mozione per dare un finanziamento di ventimila euro ai gruppi oratoriali e all'AGESCI locale e per apportare la conseguente variazione al bilancio. Ora, capisco che prima di modificare un bilancio bisogna sapere SE va modificato, ma è altrettanto vero che se prometti ventimila euro a qualcuno devi anche già sapere da dove prenderli... mi chiedo cosa sarebbe successo se alla prima si fosse votato sì e alla seconda no.
Fatto sta che nonostante evidentemente già sapessero che avrebbero approvato il finanziamento, c'è stata una lunga, lunghissima discussione concentrata più che altro a colpire le posizioni contrarie e insinuare che ci fosse un che di ideologico dietro al no. Insomma, piuttosto che argomentare o quantomeno difendere la propria idea, sembra sempre più facile attaccare quella dell'avversario di turno (che poi spesso è lo stesso). Nulla di nuovo: è il perfetto specchio del politicare all'italiana.
Qualcuno diceva che l'iniziativa poteva anche essere lodevole, i dubbi sorgevano dal fatto che -guarda caso- una tale manovra a favore di gruppi fortemente legati al cattolicesimo veniva effettuata proprio all'ultimo consiglio di questa giunta, a poco più di un mese dalle elezioni. "Chi dice questo è in malafede!" diceva chi ha proposto la mozione. Sarà, eppure eravamo in tanti a pensarlo.
Intanto tra il pubblico una nutrita schiera di scoutisti e oratoriani (chissà perchè non si sono mai visti in altre occasioni...) attendeva il verdetto. Come se ci fosse stato davvero il minimo dubbio sull'esito della votazione... mah!
Comunque, si arrivava alla votazione della prima mozione (con un paio di cosette divertenti accadute nel frattempo: un consigliere che invece che rivolgersi al conisglio decideva di parlare direttamente coi presenti e il sindaco che faceva una battuta tristissima sul fatto che anche lui è stato scout -richiamandosi forse a un politico di riferimento che dichiarava di essere un presidente-operaio, un presidente-calzolaio e un presidente-grandepuffo... Già quello sarebbe stato davvero un ottimo motivo per non concedere il finanziamento!). Dodici favorevoli, due astenuti e due contrari.
L'ora si era già fatta tarda, eppure mancava il punto più importante: notificare da dove prendere i soldi. Cosa che evidentemente non era un problema per scout & oratoriani, che già avevano abbandonato l'aula.
E diciamo che questa è stata la vera perla della serata: esiste qui un qualcosa chiamato CAG, che non è un'abbreviazione ma una sigla che sta per Centro di Aggregazione Giovanile, insomma una struttura che dovrebbe svolgere mansioni parallele a quelle degli oratori (che, per inciso, rimangono effettivamente l'unica proposta concreta per i giovani), a cui non si mette in contapposizione ma certo non dovrebbe neanche risultare subordinato. Oltretutto, tale struttura è finanziata dal comune.
SORPRESA! Da dove hanno preso parte dei ventimila euro promessi? Sì, anche se è difficile da credersi, il comune decide senza tanti indugi di tagliare i fondi a un'attività socio-ricreativa comunale per finanziarne una privata!!! E questa era la cosa più vistosa, ma TUTTI quei soldi saranno decurtati dai vari assessorati che riguardano la cultura. Incredibile davvero. Incredibile anche che, quando "qualcuno" ha fatto notare questa incongruenza prima di votare, nessuno si sia degnato di dare una risposta. Che comunque sarebbe stata del tipo "ce l'avete su con i cattolici". Cosa che potrebbe anche essere vera, tenuto conto che è la loro volontà che si deve sempre imporre, quando la laicità non dovrebbe essere una scelta secondaria per un comune...
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