lunedì 10 settembre 2007

Appunti di viaggio

CAP. I - CACCIATI DA CASA

Il primo settembre ci siamo trovati costretti a fare i bagagli e partire. La padrona di casa aveva già affittato le nostre stanze a qualcun altro. La capa ci aveva anche trovato una soluzione alternativa, ma a quel punto tanto valeva andare direttamente a Bergen senza passare da un'altra casa a Stryn. La padrona di casa -o Vigdis- ci ha aspettato proprio al varco, e non solo in senso figurato: appena entrati, ci ha detto che dovevamo andarcene entro il giorno seguente. Ah... e tanto che c'eravamo, le dovevamo pure dare 500 corone per l'uso della lavatrice. Naturalmente questa cifra oltre che a essere immotivata non era stata pattuita all'inizio, nel senso che proprio non si era parlato di un eventuale pagamento per l'uso della lavatrice (che oltretutto stava nella sua casa, quindi non ci era concesso di usarla liberamente). A saperlo, avremmo adottato altre soluzioni... sicuramente la lavatrice a gettoni del campeggio di fronte a noi costava di meno. Ma evidentemente c'è un legame malefico tra me, Stryn e il discorso detersivi/lavatrici. Comunque la tipa in questione è un po' una crepapalle, non è la mia padrona di casa preferita. Quindi il mio messaggino per lei è questo: Vigdis, 
dra til helvete!

CAP. II - SECCHIELLANDO QUA E LA'

La tradizione del bambino piangente continua. Quantomeno questo era dotato di genitori intelligenti, che al terzo squillo han pensato bene di portarlo fuori dal vagone, ridonandoci la quiete notturna tanto bramata. Salute a loro!

CAP. III - SIMPATIA AEROPORTUALE

Arrivato in aeroporto, dopo aver guardato tre puntate di Futurama per ingannare l'attesa, vado a fare il check-in. Dialogo con l'addetta allo sportello:
A-Buongiorno
I-Ciao
A-Dove va?
I-A Ginevra
A-Ma lei è italiano? (guardando la carta d'identità)
I-Eh, sì
A-Perchè va a Ginevra?
I-Mi sta comodo così...
A-Ha il passaporto?
I-No, ma non mi occorre
A-Un attimo... (segue telefonata: "Un italiano... a Ginevra... Che faccio?") Ok, a posto.
I-Grazie
Poco dopo al controllo bagaglio a mano altro interrogatorio, con una guardia particolarmente curiosa.
G-Buongiorno
I-Ciao
G-Può svuotare lo zaino?
I-Certo
G-Come mai ha due hard disk? (mentre passa sugli stessi qualcosa per rilevare presenze di esplosivo)
I-Per salvare più file
G-Come mai ha dei dollari?
I-Così... me li han dati i turisti americani... facevo la guida
G-Ah. E come mai va in Svizzera?
I-Per depositare i dollari sul mio conto corrente segreto... No, scherzo, vado lì perchè il volo costava meno.
G-Va bene. Buona giornata
I-Buona giornata.
Ci si diverte molto negli aeroporti norvegesi.

CAP. IV - TESORO, MI SI E' INGRASSATA LA VALIGIA

All'andata due borsoni mi pesavano 18,2 kg. Al ritorno, 23,3 kg. Da dove saranno arrivati questi 5 kg di troppo?

Cose che c'erano al ritorno e non all'andata:
-3 magliette nuove
-1 camicia della Moods of Norway
-1 paio di calze nuove
-2 paia di slip nuovi
-1 libro di 300 pagine
-una cinquantina di fogli
-1 confezione di schiuma da barba
-sporco su alcuni vestiti e acqua su una salvietta
-2 coperte offerte dalla linea ferroviaria norvegese

Cose che c'erano all'andata e non al ritorno:
-1 deodorante
-1 bagnoschiuma
-1 dentifricio
-2 buste e una decina di fogli
-2 panini imbottiti
-1 bottiglia da mezzo litro d'acqua
-1 lametta da barba
-3 pile

In totale, fanno 5 kg di differenza. Inspiegabili. Mah!

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