domenica 30 settembre 2007

Azienda Trasporti Malandata

Per non sganciarmi dalle avventure della settimana scorsa, racconto due simpatici fatti avvenuti in quei giorni legati all'uso dell'ATM (ossia l'azienda trasporti milanesi). A poche ore di distanza ci sono capitati due piccoli problemi.
1-Ore 20.00 circa di giovedì sera, zona Loreto (ce ne stavamo andando da via Leoncavallo...): al tornello un biglietto valido per 10 viaggi rimane bloccato mettendo fuori servizio il tornello stesso. Avvisato l'addetto ATM in servizio, ci viene detto di attendere. Entro le 23 qualcuno sarebbe sicuramente uscito... grazie.
2-Ore 15.15 circa di venerdì pomeriggio, fermata Maciachini (avevamo appena visto un appartamento in viale Jenner): il distributore automatico di biglietti n° 040 decide di inghiottire 20 euro. Avvisato l'addetto ATM in servizio, ci viene ridetto di attendere. Oltretutto l'addetto pare anche scocciato: "io non capisco perchè utilizzate quelle macchine lì che c'è l'edicola aperta?". Semplice: perchè si suppone che quelle macchine lì funzionino e non ci mangino i soldi. Attendiamo circa mezz'ora seduti davanti al distributore dispettoso (poi scopriremo che in realtà non è lui che è dispettoso, è qualcun altro che è stronzo e attacca le ciuingomme per farlo bloccare), in questo lasso di tempo avviso i 2743 passeggeri che tentano di fare il biglietto che la macchina è bloccata (era troppo impegnativo attaccare un biglietto). Arriva anche un tennico ATM che però non riesce nell'impresa di ridarci i soldi, ma ci dà un modulo per poter ricevere con calma i soldi. Praticamente si dovrebbe compilare il modulo, consegnarlo all'ATM point di piazza Duomo e poi attendere qualche mese per avere il rimborso con eventuale chiamata per presentarsi negli uffici. Molto comodo soprattutto se si è turisti e se si abita a 1500 km da Milano.
Devastati dalla noia, ci trasformiamo anche noi in tennici ATM e cerchiamo di riprendere la nostra banconota: operazione perfettamente riuscita, tempo di estrazione 3 secondi netti. Ora lo sappiamo: dovessimo fallire nei campi che ci siamo prefissi (beh, più o meno), un futuro glorioso lo avremo nelle metropolitane meneghine.

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