Stamattina mentre andavo in visita pastorale dalla nönna sono passato dal mercato. Tra le bancarelle si fondevano i gazebo dei partiti, non a caso quello del PDL era di fronte al venditore di caciotte e accanto al carciofaro. Però, più che la simbolica collocazione, mi han colpito i manifesti: "Niente sconti di pena, chi sbaglia deve pagare". Che è anche vero, la condivido come opinione... ma da quando funziona così per Fozzitalia? Credevo che quando qualcuno sbagliava da quelle parti, si faceva una legge per depenalizzare il reato! O forse era quello il senso: "Chi sbaglia deve pagare, e anche tanto, e noi faremo in modo che la pena non ci sia neanche più".
L'altra sera ho visto su Tutubo due dei video più trash di sempre: "I'm PD" e "Menomale che Silvio c'è". Ancora ora non ci credo che davvero qualcuno ha avuto il coraggio di fare una cosa del genere.
I Village People giustamente si sono rifiutati di dare i diritti. Non tanto per gli arrangiamenti e il testo, ma per la Binetti. Inquietante un passaggio in particolare: " Ora, scendi in campo perché è giunta l’ora"... per essere l'inno del centrosinistra (sinistra?), è molto berlusconiano.
Il brano dedicato a Silvio, invece, ricorda inizialmente Bertoli, poi una canzone che ancora non sono riuscito a individuare. Ma soprattutto il ritornello è estremamente ecclesiastico, con quel coretto. "Menomale che c'è Grappeggia" era più ascoltabile.
Questo duello Veltroni-Berlusconi finisce in parità: inguardabili entrambi.
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