Ogni tanto ho l'irrefrenabile convinzione che certe cose devono rimanere con me senza che ci sia un motivo. Tipo biglietti d'aereo-treno-nave, penne non funzionanti, giornali raccattati qua e là, calendari (ne avevo alcuni del 1995), foglietti di varie dimensioni-colori-forme... alcuni li chiamano ricordi.
A un certo punto mi sentivo un po' anche come un drogato, ad aprire tutte le buste per vedere se magicamente saltava fuori qualche spicciolo. La settimana prima era andata bene... 100 nok mentre sbattevo via un monte di fogli con su gli orari e i percorsi dei tour estivi. Da qualche parte ho ancora quelli dell'anno scorso e dell'anno prima...
---Inizio intermezzo cinquecosico---
Cinque cose che ho trovato nei cassetti
Cinque cose che ho trovato nei cassetti
1-il primo e unico lavoro a mezzo punto che abbia mai fatto in vita mia, raffigurante un pupazzo di neve
2-due granchi interi e quattro chele, di cui due probabilmente appartenenti allo stesso crostaceo
3-un foglio intestato dell'università con scritte ora e data dell'esame di letteratura italiana, il primo affrontato nella mia carriera universitaria
4-i tatuaggi dei Power Rangers che si trovavano nei succhi di frutta Yoga
5-un pacchetto di gomme da masticare alla menta, di quelle piatte che ce ne stanno dentro tipo dieci o anche meno, scadute nel 1997
###Fine intermezzo cinquecosico###
2-due granchi interi e quattro chele, di cui due probabilmente appartenenti allo stesso crostaceo
3-un foglio intestato dell'università con scritte ora e data dell'esame di letteratura italiana, il primo affrontato nella mia carriera universitaria
4-i tatuaggi dei Power Rangers che si trovavano nei succhi di frutta Yoga
5-un pacchetto di gomme da masticare alla menta, di quelle piatte che ce ne stanno dentro tipo dieci o anche meno, scadute nel 1997
###Fine intermezzo cinquecosico###
Ho rivisto anche un gran numero di cartoline. Un tempo ne ricevevo assai anche da gente che non riesco a capire perché mi avesse scritto. Forse era più di moda mandarle... c'erano delle estati in cui ne ricevevo anche una ventina. Quest'estate due. Ne ho trovate anche un paio che non sono riuscito a decifrare... non ricordo proprio chi sia l'Elisa che mi ha scritto dall'Inghilterra o la Paola che mi ha scritto dall'Irlanda. Poi c'era la montagna di cartoline ricevute mentre stavo in Svezia. Ci avevo tappezzato una parete. E le altre ricevute da gente che credo di non vedere da almeno una dozzina d'anni. Così per 'ste cose mi perdo sempre a pensare chissà cosa fanno ora queste persone, dove vivono, se stanno ancora qui nei dintorni o se si sono trasferite dall'altra parte del mondo.
...come se poi me ne importasse qualcosa.
...come se poi me ne importasse qualcosa.
Nessun commento:
Posta un commento