martedì 8 gennaio 2008

Sally, le vongole e l'embargo.

Da qualche giorno ho cambiato l'orologio di questo blog... l'ho visto in quello della Zymilla e visti i pelosi soggetti neri non ho potuto non cedere alla tentazione di pensionare Jack Skellington e la  sua collinetta semovibile. Che già era lì solo perchè non ne avevo trovato uno con Sally, non certo per meriti suoi...

Ming è una vongola che è vissuta oltre 400 anni, si chiama così in onore della dinastia regnante in Cina ai tempi della sua nascita. Da quando l'ho scoperto non riesco a fare a meno di pensare cosa possa fare una vongola in tutto quel tempo (sono i rischi che si corrono a guardare Carlo Conti mentre si cena). Soprattutto mi immagino la vongola mentre viene presa e si rende conto che sta per morire... i fatti salienti di una vita che le passano davanti: due secondi netti.
Mi inquieta sapere che i ricercatori stanno studiando questo pur sempre piccolo bivalve (la conchiglia è meno di 9 centimetri) per vedere se anche noi esseri umani si può vivere più a lungo. Insomma, già adesso si va verso gli ottant'anni, tanti arrivano pure a novanta o a cento (e alcuni a quell'età ancora lavorano)... e siamo un po' di miliardi. Se si morisse ancora più vecchi, non ci si sta più tutti. E menomale che già adesso ci pensano i poveri a morire di fame, di sete, di freddo e di malattie varie magari anche curabili, ma oltre che poveri questi sono pure sfigati e allora tiè, si beccano pure l'embargo dei farmaci. Che quindi, in realtà, è un metodo per non fare aumentare troppo la popolazione. Perchè poi ci sono anche quelli che non vogliono ascoltare il papa e non praticano l'astinenza... giustamente, direi. Sono poveri, malati, hanno fame e pure sete, non hanno la possibilità di andare al cinema... che, almeno una scopatina gliela facciamo fare di tanto in tanto?

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