mercoledì 14 maggio 2008

E se saltelli fa punto Birarelli

IL TEMPIO
Sabato ero in trasferta a Modena per i quarti di finale di uollei: PalaBanani ("il tempio del uollei mondiale",  come ha ricordato subito il garrulo Antuàn, spicher dei canarini) espugnato e Trento in semifinale! Bella partita, iniziata male (perdere un set subendo la rimonta... la cosa peggiore!) ma finita bene. Fortunatamente, perché farsi tutto il viaggio e tornare sconfitti è triste (ma va!). Che ci si mette pure un po': partenza da casa alle 14.20, che c'era tempo brutto. Poi si è arrivati là e faceva caldissimo... roba che in maglietta già soffrivo. 
Ho rivisto gente che non vedevo da tipo un annetto o anche di più, che è sempre bello.
Poi ho avuto pure un battibecco con dei tifosi nemici, che non succedeva da anni (in una partita di A1, intendo). Pensavo che tutta la curva fosse dedicata alla tifoseria ospite...  invece stavo proprio in periferia. Da una parte io, in mezzo le scale, dall'altra i modenesi. Che c'hanno appunto questo Antuàn che continua a urlare quando fa punto uno dei loro. Ma non poco, a livello tollerabile... questo urla tanto. Con una voce pure un po' roca, che forse però è un problemino dell'impianto. Urlava soprattutto quando faceva punto Dennis. E per sottolinearlo lo urlava tre volte... "Dennis! Dennis! Dennis!". E  Dennis non è che ha fatto 5 punti, ne avrà fatti una ventina. Solo che se uno fa lo sborone e poi perde, chiaramente non la passa liscia. Questo per dire cosa? Che avevo ragione io e non il tifoso modenese che lo difendeva.
Comunque, è stata una partita di altissimo livello. Da ricordare:
1-la palla valutata fuori caduta sulla linea
2-la battuta piedi a terra di Kaziyski uscita di un metro
3-Grbic che alza una palla a Kaziyzki che però è da un'altra parte

LA CHIESA
Che la partita doveva essere domenicale. Invece l'hanno anticipiata perché così la facevano vedere in tivù. Cosa di non poco conto: perché era occasione di saltare una cresima. Invece ci sono andato. Solo che sono arrivato tardi e dunque la cresima l'ho saltata lo stesso, perché tra lo stare in piedi in fondo alla chiesa ammorbato dall'incenso e lo stare in piedi fuori dalla chiesa all'aria aperta, ho votato opzione B. Così non so come è andata, rimarrò col dubbio. Tra le cose captate, il vescovo ha raccontato un simpatico aneddoto, di tre bambini che deve battezzare in un colpo solo: tre fratelli, uno appena nato e gli altri due no. La mamma dei primi due non li voleva far battezzare e infatti è morta, il padre ha figliato con un'altra e questa li vuol far battezzare perché non si sa mai. Io ci sono rimasto male per quel babbo: evidentemente il suo potere decisionale in materia religiosa è alla mercè della moglie di turno. Sentita questa perla ho deciso di dedicarmi un po' ai fatti altrui, dei parenti che non trovando un posto comodo dentro la chiesa han preferito rimanere fuori all'ariètta: "Ma come somigli alla mamma! Davvero, sei una fotocopia! Sei lei!". E accanto a questa ragazza c'era la madre. Non si somigliavano per un cazzo... se non avesse detto la madre che anche a lei la figlia le ricordava se stessa medesima, non avrei immaginato che la madre in questione fosse lei.
Finita la cerimonia (e ce n'è voluta...), siamo andati a pasteggiare. Mica vicino: altra trasferta. Un'ora per andare in un bel posto, tra le colline pavesi. Che si è pure mangiato bene e in abbondanza. E ho fatto amicizia con un cane. Ecco, quello era il cane che mi piacerebbe avere se volessi prendere un cane: silenzioso, scodinzolante con moderazione, mordicchiante, che fa le fusa... no le fusa non le faceva. Però era contento di vedermi anche se non mi conosceva prima. 
Ho rivisto anche una che non vedevo dal 1989, che mi ha detto "come sei cresciuto!". Devo ammettere che aveva ragione, non ho idea di quanto si è alti a 9 anni, però qualche decina di cm di altezza credo di averla aggiunta. Quando mi ha chiesto se avessi finito la scuola, non so se intendesse le elementari o l'università, quindi ho risposto solo sì senza entrare nel dettaglio.
Mia mamma pensa ancora che sia più importante la cresima di una cugina che non una partita chiave per l'accesso alle semifinali dei playoff.

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