domenica 11 maggio 2008

E un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere...

Io e la mia gatta siamo stressati. Che sia stressata lei, me l'ha detto la veterinaria. Che lo sia io, me l'ha detto il cardiologo. Perché visto che stavo per partire, lunedì mi sono fatto venire un malore per non fare le cose incompiute e mi sono fatto visitare in ospedale. 
Oltre a essere stressato, ho un prolasso mitralico. Che non fa niente a quasi nessuno, ma talvolta è dispettoso. Ecco, il mio è dispettoso. E mi fa emozionare. Così il giorno della partenza, mi sono messo a frignare. Dopo due anni e mezzo mi sono scese le lacrimucce. Sempre per lo stesso motivo dell'ultima volta: la gatta. Che sta bene, però al pensiero di non vederla per quattro mesi mi è venuto naturale piangerle sopra, anche se lei non era contenta di bagnarsi. Ma non è che lei mi fa la pasta in testa alle 4 di mattina e poi può lamentarsi per un po' d'acquetta. 
Comunque era ora che si sapesse: il non mostrare emozioni all'esterno, non significa affatto non provarne all'interno. 

L'altro giorno si è cominciato a lavorare, con due tour a Olden. Il primo era una escursione al ghiacciaio coi turisti italiani, tanto per iniziare con una cosa semplice. Perché in effetti è il tour più facile da fare, senza troppi sbattimenti. 
E allora si parte in pullman, si arriva al rifugio e si inizia il percorso a piedi. Appena fatto il primo tratto, mi trovo davanti un signore di una certa età sdraiato per terra mentre gli fanno il massaggio cardiaco. Ecco, già non è bello che qualcuno ti muore davanti, se poi succede quando sei in balia di crisi di panico, va a finire che quasi ti fai venire un malore pure tu. Alla fine il poveretto non ce l'ha fatta... è passato troppo tempo da quando è stato male a quando sono arrivati i soccorsi. La moglie l'ha presa abbastanza bene: ha deciso di proseguire la crociera...
Tra le altre cose, mi hanno assegnato il tour pomeridiano con orario di partenza che coincideva con quello di arrivo del primo... ciao ciao pausa pranzo (che comunque non sarebbe stata una pausona, giusto 10-15 minutini). E si è ripartiti un'altra volta per il ghiacciaio. I primi metri del tragitto a piedi hanno visto l'abbandono di cinque partecipanti... troppo dura la salita. Ma che, credi che per arrivare a un ghiacciaio sia in piano? 
Nonostante i timori miei e della escort brasiliana (la nazionalità è un dettaglio che aggiungo solo per avere più referrer), anche il settantenne olandese che avevamo al seguito è riuscito ad arrivare vivo alla meta.
Come primo giorno non è che sia andata male: ho chiuso con un ritardo piuttosto consistente, dovuto più che altro al fatto che spesso sembra che compagnia navale e organizzazione dei tour non si parlino proprio. Fatto sta che appena arrivato mi sono pure dovuto imbarcare per Ålesund. Me l'han detto il giorno prima? No, è dovuta andare la capa a casa mia a prendermi almeno qualche vestito pulito. Le avevo anche chiesto la guida sulla Norvegia, ma non l'ha trovata... 
Fortunatamente il tour è stato misto, italiani e spagnoli. E la guida spagnola ne sapeva qualcosa, così mi è bastato ripetere quel che diceva lui. 
Ma così ho provato l'ebbrezza di una notte sulla nave da crociera. Troppo lusso. Soprattutto al ristorante... bisogna essere troppo educati, non fa per me.

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