lunedì 12 novembre 2007

Fruttiddimarre

Ieri, ossia il giorno tanto atteso: alle ore 20 al Rainbow è in programma la prima delle due date italiane del mio gruppo di violoncellisti preferiti, gli Apocalyptica (detti anche Apocalüptica).
La partenza, fissata per le 18.45, è posticipata causa caldaie non funzionanti alle 18.55... voci di corridoio sostenevano che ci sarebbero volute svariate ore, forse giorni, a raggiungere la zona Bande Nere di Milano. In realtà, prendendo la tangenziale, si è già in zona alle 19.20. Casualmente il compito di navigatore stavolta mi riesce bene e in poco tempo raggiungiamo via Ernesto Besenzanica senza perderci nei meandri della giungla milanese.
Al nostro ingresso ci riusciamo a sistemare più o meno in centro al locale, che è abbastanza piccolo, quindi ci troviamo discretamente vicini al palco, su cui si sta esibendo il gruppo denominato "special guest" sul biglietto e sui vari siti recanti informazioni sul concerto. Il nome reale non sono ancora riuscito a scoprirlo, so solo che sono finlandesi e hanno un'età apparente molto bassa. Al tastierista si farebbe fatica a dare 14 anni, ma credo che qualcuno in più ce l'abbia. Ma avessero pure vent'anni, dev'essere una bella soddisfazione essere in giro per l'Europa a fare da spalla a un gruppo già affermato.

---Inizio primo intermezzo fotografico---



###Fine primo intermezzo fotografico###

Eliminati dalla scena i comprimari (non male, per il poco che li ho sentiti... sicuramente non erano lì per grazia ricevuta), inizia l'attesa per l'ascesa al palco dei cinque finnici. Dopo un po', per accelerare questo evento, decidiamo di andare a prenderci una birra. E infatti non appena è il nostro turno alla cassa, il concerto inizia. Beh, dopotutto la birra può aspettare.
Luci bianche su di noi e ciò che risalta in partenza è la mano di Eicca che muove l'archetto per Worlds collide. Ovviamente molti dei brani proposti sono tratti dall'ultimo cd: I'm not Jesus, SOS, Last hope (introdotta da un simpatico intervento di Perttu sull'ammmorre), Helden (che al primo ascolto non avevo assolutamente abbinato all'originale coverizzata, ossia Heroes di David Bowie), Grace...
---Inizio secondo intermezzo fotografico---



###Fine secondo intermezzo fotografico###

Non possono mancare però le perle degli album precedenti, tra cui molte cover: One, Enter Sandman, Inquisition Symphony (incredibile il rumore che riescono a tirare fuori dai loro strumenti!), Nothing else matters (da brividi), Fight fire with fire e il "classico" Hall of the mountain king, in cui Perttu ci regala anche un piccolo accenno del nostro inno nazionale. Tra tutti i brani, questo forse è quello che mi stupisce maggiormente per le capacità tecniche di esecuzione, con un finale in crescendo in cui ci si chiede come è possibile che le loro dita non prendano fuoco a quelle velocità (per farvi una -minima- idea, guardate qui).
Nel mezzo poi anche altri pezzi propri: Bittersweet, Life burns, Betrayal, Hope...
---Inizio terzo intermezzo fotografico---



###Fine terzo intermezzo musicale###

Il brano che chiude lo spettacolo è un'altra cover, Seemann dei Rammstein. Applausi & applausi, dopo due ritorni sul palco stavolta è davvero finito. Bravissimi.

TOPPEN&BOTTEN
1. Quello che, in risposta a Eicca che annunciava "this is our last song", ha risposto con "the last un cazzo!"
2. L'acustica, perchè pensavo fosse peggio.
3. Il prezzo del biglietto. 20 euro per un concerto così bello sembrano addirittura spesi bene.

1. Quelli che riprendevano tutto e facevano un sacco di foto. Non è bello vedere tutte 'ste lucine. Del gruppo faccio parte anche io: 87 scatti.
2. La durata del concerto... li avrei ascoltati volentieri per altre 3.4 ore.
3. Il prezzo del biglietto. 20 euro per le mie tasche sono comunque una cifra notevole.

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