lunedì 31 dicembre 2007

Tra un polmone di toro e l'altro...

Aspettative: ad essere sinceri, non ne ho molte. Mi basterebbe trovare qualche lavoretto, tornare in Norvegia quest'estate, ridurre un po' alcune distanze. Non solo fisiche.


Questi erano i progetti molto sommari per il 2007. Tre punti. Ecco come è andata:
1- trovare qualche lavoretto FALLITO
2- tornare in Norvegia OK
3- ridurre alcune distanze FALLITO

Le prime due aspettative erano molto legate tra di loro, perchè in mancanza di un lavoro qui era scontato che sarei ritornato in Norvegia. Era più o meno scontato che il fallimento di una delle due fosse legato al successo dell'altra.
Per quanto riguarda le distanze... beh, in senso fisico sono riuscito nell'impresa (meno ardua di quanto si pensi) di peggiorare la situazione. In senso metafisico, potrei averla alleggerita invece. C'è una maggior unità di intenti, o forse no ed è solo apparenza. Un vago che suona più rassicurante di una promessa. Un evitare le domande per non dover acontentarsi di risposte di pura circostanza. Ma ha senso tutto quel che ho appena scritto? Non credo.
Le aspettative per il 2008? Le stesse, anche se stavolta dò quasi per scontato il ritorno a Stryn.
E mi piacerebbe leggere, tra qualche giorno, che anche la seconda sessione romana è andata bene quanto la prima e poter fare almeno una volta il tour director, non fosse che ora mi è venuta la curiosità di sperimentare in prima persona quanto sia stressante!
Poi ci sono altre cose che stanno forse un po' oltre le aspettative... sono più speranze.
Mi piacerebbe ritrovare gli stimoli che avevo nel 2004, riprendere anche solo uno di quei tanti progetti campati in aria, dato che un'idea bislacca è pur sempre meglio di nessuna idea in assoluto. O in alternativa fare un progetto nuovo. Anche se non fosse strampalato, mi va bene.
Mi piacerebbe essere più spesso in armonia con il mondo: nonostante non sia ancora caduto (o quantomeno non mi sia fatto troppo male come mi aspettavo), mi piacerebbe stare un po' più comodo su 'sto filo, trovare un modo per stare meglio in equilibrio. E quindi trovare più spesso la felicità nelle cose solo apparentemente minuscole, come l'odore dei mandarini, il colore del cielo al tramonto, l'acqua bollente nella doccia, l'aria fredda delle 7 di mattina (oh, a me piace!)...
Mi piacerebbe accontentarmi di quei giorni che durano solo 24 ore anche se passano troppo in fretta e allo stesso modo non dare troppa importanza a quelli che, al contrario, mi diventano pesanti già alle 9 di mattina.
Mi piacerebbe avere un'occasione da cogliere al volo. E soprattutto di accorgermi di quella occasione!
Mi piacerebbe che ogni tanto la gente avesse il coraggio di chiedere scusa per le stupidate che fa. Perchè è vero che, come cantano i Wolfango, non serve a un cazzo chiedere scusa, ma ancora a meno serve raccontarsi palle ad libitum. Ma qui siamo già oltre le speranze, siamo entrati nell'utopia.
Mi piacerebbe anche dare l'impressione di sorridere quando sto sorridendo. Pare non si capisca...
TOPPEN 2007
1-La congiunzione astrale favorevole...
2-Per una volta, ho seguito totalmente l'istinto. Forse dovrei farlo più spesso. Ne ho preso nota, in caso servisse.
3-L'estate sta diventando la mia stagione preferita: un bel lavoro in un bel posto.
4-Lilja, nonostante tutto, sta bene
BOTTEN 2007
1-Certe accuse infondate. Non ho ancora capito bene per quale motivo siano state fatte, ma di certo alcune cose andrebbero ponderate più a lungo (a volte bastano tre o quattro secondi di riflessione per evitare di dire una stronzata).
2-Non aver trovato neppure un lavoretto decente, escluso quello alla fiera.
3-Il clima in casa, che a volte è stato davvero pesante. Si rilassassero tutti quanti ogni tanto, sarebbe cosa gradita.
4-Lilja che se sta bene a Natale sta male a San Valentino...

Buon anno, comunque.

sabato 29 dicembre 2007

La colonna sonora del mio 2007

Oggi ho fatto una sorta di gioco musicale: ho cercato di racchiudere l'anno che si sta per concludere in un cd.  365 giorni in 80 minuti.
Avendolo fatto ora, probabilmente ho tagliato soprattutto la musica che più mi ha coinvolto nei primi mesi. Ma da quei mesi, in fondo, mi sento adesso molto lontano. Dunque non sono per forza le canzoni che più mi sono piaciute quest'anno (anche perchè alcune sono pure abbastanza datate!), ma sono quelle legate a eventi, momenti (più o meno lunghi...) o situazioni particolari.
Ho dovuto fare dei tagli obbligati e alcuni pezzi purtroppo sono rimasti fuori (da Tornar di Vinicio Capossela a Deo ti gheria Maria di Andrea Parodi, fino a Precipito di Giorgio Canali... l'avessi fatto in un altro momento, probabilmente sarebbero dentro al posto di altri, magari insieme a All rights reversed dei Chemical Brothers o Sommartider dei Gyllene Tider!!). Altri brani per me importanti erano invece legati anche a eventi accaduti negli anni scorsi per cui li ho esclusi...
Ma bando alle ciance... ecco la mia tracklist del 2007!

  1. Ramones - I remember you
  2. Venus - Daystar
  3. Slayer - Raining blood
  4. Yann Tiersen - Le train
  5. Pravda - Soyuz
  6. Dark funeral - Dead skin mask
  7. Bandabardò - Que nadie sepa mi sufrir
  8. Apocalyptica - I don't care
  9. La famiglia Rossi - Quanto ho bevuto stasera
  10. Graveworm - Fear of the dark
  11. Nanowar - Fight the dragon for the village
  12. Massimo Zamboni - Ultimo volo America
  13. Liquido - Ordinary life
  14. Sepultura - Inquisition symphony
  15. Disciplinatha - Nazioni
  16. 99 Posse - Amerika
  17. Rammstein - Engel
Durata totale: 79 minuti e 43 secondi...

martedì 25 dicembre 2007

Lieto anniversario

Alle 8 di mattina del 25 dicembre 2005 ero già dalla veterinaria: Lilja, che all'epoca aveva solo sette mesi, era stata male diverse volte durante la notte.
Dai primi esami era subito emerso un quadro più che critico: la situazione era proprio disperata. Insomma, le possibilità che non superasse non solo la malattia, ma neppure la giornata, erano molto più grandi di quelle che ce la facesse.
Invece quasi due anni dopo è qui, a dormire al caldo prodotto dal computer,  regalando al mio braccio il calore del suo respiro...

sabato 22 dicembre 2007

Resoconto del viaggio della speranza

Il ritardo c'è stato, ma non enorme. Lunedì sera il treno è partito senza fare grandi ritardi, giusto qualche minuto. Senza riscaldamento sul mio vagone, però è partito lo stesso... che poi comunque anche quello si è sistemato. Poi deve essersi perso da qualche parte, perchè a Orte si è arrivati con un discreto ritardo. Per completare l'opera, proprio lì ha deciso di rompersi, così che ho dovuto prendere un treno ancor più lento che ha fermato da altre parti. Visto che l'appuntamento l'avevo alle 8 e alle 7.45 ero ancora a Roma Tiburtina, ho segnalato il possibile ritardo... non mi aspettavo che da lì a Roma Termini ci volessero solo 5 minuti.
Ne ho impiegati poi 10 per trovare l'autobus giusto in via Marsala, non senza l'aiuto di una seconda telefonata.
Da sottolineare: il solito Qualcuno stavolta non era seduto al mio posto. L'ho anticipato: sono salito sul vagone 14 (tutti i viaggi da e per Roma li ho fatti sullo stesso... e sempre nella stessa porzione centrale) quando il vagone 14 era ancora chiuso, passando dal 13. E incredibilmente, nella serie da sei posti a me capitata, non c'era il tutto esaurito: due erano liberi. Situazione secchielli: uno stava nella serie appena dietro di me e ha pianto a intervalli quasi regolari di circa 40 minuti.

---Inizio intermezzo libresco---

Mentre attendevo il treno del ritorno, sono stato nella libreria Feltrinelli. Ho trovato un libro su cose che in tanti pensano ma non sono vere e altre curiosità, record eccetera. Eccone alcuni:

-la muraglia cinese non si vede dalla luna e ci sono altri edifici ben visibili dallo spazio
-l'universo è beige
-facendo una proporzione tra uovo e uccello che lo produce, quello dello struzzo è il più piccolo
-gli scarafaggi non sono poi così immuni alle radiazioni nucleari, almeno in confronto alle drosofile
-Mike il pollo è vissuto oltre 500 giorni senza testa*
-secondo alcuni calcoli, il numero della bestia non è il 666, ma il 616
-in Svizzera è legale mangiare i cani
-Napoleone una volta è stato aggredito da un gruppo di conigli
-la balenottera azzurra quando raggiunge l'orgasmo produce 20 litri di sperma

Non ricordo il titolo di questo libro, ma è moooolto interessante.

###Fine intermezzo libresco###

Al ritorno il treno è partito invece con 20 minuti di ritardo. E stavolta, essendo un Napoli-Milano preso a Roma, Qualcuno aveva avuto tutto il tempo di mettersi al mio posto, comodo comodo.
Io: questo è il mio posto, grazie
Qualcuno: eh, va bene... ma tanto anche quello che ho prenotato io è tra questi sei
Io: e allora vada a sedersi al suo... che se ne avessi voluto un altro, non avrei prenotato questo!
Qualcuno era anche in compagnia di altre due persone con cui ha amabilmente conversato dalle 4 e mezza di mattina in poi.
Nonostante il ritardo iniziale, siamo arrivati a Milano con largo anticipo. Giusto, non avevo nulla da fare e quindi è stato bello stare in stazione ad aspettare che passasse il tempo dalle 6.55 invece che dalle 7.15.

Il corso non so come sia andato, saprò se mi terranno in considerazione solo tra un paio di settimane. Però mi sono divertito e ho rivisto il mare.
*=per maggiorni informazioni, c'è questo sito.

Bentornato Itterizio!

Il 26 novembre avevo scritto che una sezione laterale del blog causava problemi di visualizzazione in caso di utilizzo di Explorer. Itterizio, il maialino giallo, era rimasto su questa pagina solo per poche ore, per essere poi sospeso nel nulla in attesa di risolvere il problema. Siccome non è che io abbia spesso voglia di mettermi a usare codici che non conosco, ho ripreso in mano la situazione solo oggi. Non ho capito quale fosse il problema, perchè non ho avuto la pazienza di rivedere parola per parola quel che avevo combinato... ho cancellato e riscritto tutto, facendo prima e probabilmente non facendo quel magico errore che piazzava la colonna di destra sotto quella di sinistra. Almeno per il momento, infatti, mi pare che tutto si veda correttamente. Anche con Explorer! 

martedì 18 dicembre 2007

Petardi bastardi

Si parte un'altra volta, destinazione di nuovo Roma. E di nuovo col viaggio della speranza: l'Espresso notturno Milano-Napoli. Più che altro questa volta la speranza è che il viaggio si concluda senza enormi ritardi, magari evitando di emulare l'Eurostar Lecce-Roma...
Per il ritorno avrei gradito prendere finalmente un treno che ci mettesse meno di 7 ore e 50 minuti per riportarmi a casa... ma siccome non so con certezza a che ora finisco, sono andato sul sicuro e ho prenotato un posto per il treno delle 23. Ossia l'Espresso Napoli-Milano...
Son già stanco al pensiero.


###Inizio intermezzo anonimo###

Se avessi tutto non saprei dove metterlo

---Fine intermezzo anonimo---

Odio i petardi. E non capisco perchè ne sia consentita la vendita... dato che inevitabilmente uno non è che va a farli scoppiare in un luogo isolato. Anzi, più persone disturba, più è felice. Fosse per me legalizzerei solo la vendita di botti a miccia cortissima, che non fai in tempo ad accenderla che POOOOM! ti esplode in mano.
L'altra sera poi ne ho vista una nuova: i botti lanciati dalla macchina. Questa macchina passava e il tipo dal lato passeggero lanciava dei grossi petardi sotto le macchine parcheggiate, così se l'antifurto era particolarmente sensibile iniziava pure a suonare. Che dire... lunga vita a lui. Piena di sofferenze.
Il clima natalizio rende tutti più buoni, no?

mercoledì 12 dicembre 2007

Alla fin della fiera, son 700 euro

Così domenica sera è finita la Fiera dell'Artigianato e con essa il mio lavoro... 9 giorni abbastanza intensi, tanto che per non perdere ulteriore tempo coi viaggi ho deciso di trasferirmi a Milano per gli ultimi 5 giorni (grazie Fabio per l'ospitalità!).
Il lavoro di per sé non è stato il massimo, principalmente il mio compito era quello di raccogliere la spazzatura, però non è stato neppure stressante o stancante, nonostante si sia dovuto passare il 99% del tempo in piedi. Non credo che la cosa abbia giovato particolarmente alle mie gionocchia, ma ieri sera hanno resistito pure agli allenamenti, quindi nessun problema.
Anche in questa occasione è stato interessante notare gli atteggiamenti e ascoltare le perlle di saggezza dei vari personaggi di passaggio allo stand Tauscher...
Per quanto riguarda gli atteggiamenti, c'è poco da dire: la maggior parte della gente non butta via il proprio bicchiere vuoto neppure se sta a 30 cm dallo scatolone della spazzatura. Alcuno fanno finta di niente, altri dicono "eh, stavo giusto per buttarli via io!!"... certo, certo.

Alcune perle di saggezza:
-Mi dà una ciambella? (riferito ai pretzel -o brezel)
-Mi può mettere il burro nel brezel?
-(al telefono) Sono al birrificio Calabrese!
-Queste frittelle sono fritte?
-Vorrei delle ostriche

Guardare i pretzel mi fa sempre sorridere. Non posso fare a meno di immaginarmi Bush che si ingozza e quasi ci rimane secco mangiandone uno.

TOPPEN:
la birra gratis. Se così non fosse stato, avrei fatto peggio dei Blues Brothers!
BOTTEN:
pulire il vomito. Già lo pensavo prima che portare i bambini piccoli in fiera, oltretutto armati di ingombranti carrozzine, non fosse proprio una brillante idea...

L'Artigiano in Fiera, 12^ edizione

L'altro ieri è finita la fiera dell'artigianato. Ho letto su Metro che ci sono stati oltre tre milioni di visitatori quest'anno. Fortunatamente, non tutti sono passati a mangiare wurstel e crauti da noi.

MALINTESI
Il 28 ottobre ho mandato un'email al capo per dargli la mia disponibilità per la fiera. Inoltre gli chiedevo se dovessi interessarmi io di eventuali persone da assoldare, visto che dei tre che eravamo l'anno scorso, uno sarebbe stato a Bergen in Norvegia e l'altra in Sarcazzolandia (nei pressi dell'Australia, credo). Il 18 novembre mi chiama uno dei tedeschi presenti allo stand lo scorso anno, quello che sapeva l'italiano... 
Sintesi della telefonata:
Io: hallo!
Lui: ciao, sono Stefan
Io: ciao
Lui: confermi che ci sei?
Io: sì, anzi se servono altre persone, due le posso portare io... saremmo in tre come l'anno scorso
Lui: aspetta che chiedo... (blablabla...) sì va bene. Hai sentito Fabio?
Io: è in Norvegia
Lui: no, l'altro
Io: no, non lo conosco
Lui: allora va bene, venite voi il primo dicembre alle 10
Io: va bene, ciao
Lui: ci vediamo tra qualche giorno, ciao
Prima cosa: lui non è venuto. Seconda, e più importante: dopo mezz'ora che lavoriamo, arrivano due ragazzi che si presentano e dicono di essere lì per lavorare. Sono Dario e Fabio, quello che ha lavorato in questo stand due anni fa. Alle 18, il capo mi chiama in cucina.
Capo: per oggi voi due (io e Francesca, una delle due che avevo assoldato... l'altra, Isabel, non era ancora arrivata a Milano)potete andare. Ah... e credo che mi basti una persona, non tre per fare il lavoro lì fuori
Io: COOOOOSAAA??? Senti, mi hai detto che te ne occorrevano tre e loro si aspettano di lavorare... almeno in due ci devi far lavorare, vedi tu se metterci a turni o altro
Capo: è necessario?
Io: sì, anche perchè una delle due viene da abbastanza lontano
Capo: mmm vedremo
Io: e poi perchè andiamo via adesso? sono le sei, tra un po' inizierà ad esserci di nuovo pieno... 
Capo: no no, ormai non passerà più nessuno
Infatti Dario, che lavorava in cucina, ha dovuto passare il resto della serata a pulire tra i tavoli.
Francesca si è sacrificata e ha deciso di evitare un turnover a tre. 
Morale: io avevo confermato tre persone, lui ne ha trovate altre due e alla fine di cinque due erano di troppo. 

QUANTO E' CHE SONO QUI?
Ho lavorato 73 ore, in realtà un po' di più perchè la mattina iniziavo sempre un po' prima. Più di 41 le ho fatte nel week end appena trascorso. Meno male che le giornate hanno solo 24 ore!
Cosa peggiore: aver passato almeno 72 di queste 73 ore in piedi.

COME SI CHIAMANO...Nomi simpatici che ho sentito dare ai brezel:
-spitzel
-brisè
-brie
-...spruzzel!

INTERMEZZO CHE NON C'ENTRA NULLA CON LA FIERACasualmente sono passato da raiuno, c'era il finale di Affari tuoi (se ancora si chiama così). Una donna si trova a scegliere tra gli ultimi due pacchi: uno contiene 50 €, l'altro 500.000€. In alternativa può scegliere di portare a casa sicuri sicuri 150.000 €. Tira fuori una storia triste sul fatto che è da sola e deve allevare una bambina e conclude grosso modo così: "500.000 € mi farebbero comodo, ma non posso rischiare. Sono costretta ad accettare l'offerta di 150.000 €". Costretta, eh! Come se si dovesse accontentare di poco! Ma vaffanculo!

OFFERTONEL'ultimo giorno, per esaurire le scorte di frittelle, il capo ha avuto un'idea brillante: due frittelle, due euro.
E una? Due euro, comunque.

SESSIONE DI PSICANALISI GRATUITA
Signora: qui il telefono prende?
Io: eh, il mio sì
Signora: devo fare una telefonata
Io: buona fortuna
Faccio un giro e dopo un le po' ripasso davanti... dopo avermi informato che ha fatto la telefonata, mi ha tenuto circa 35 minuti a parlare, in realtà facendo quasi un monologo. Mi ha raccontato i fatti salienti della sua vita, dal trasferimento in terra teutonica di suo padre quando aveva un anno (lei, non il padre) al fatto che si vuol sposare con uno che ha altre due morose... 
Mi fa anche un po' piacere che qualcuno abbia avuto questa fiducia in me, peccato che fosse una perfetta sconosciuta: mai vista prima.

SIMPATICA CLIENTELAArrivo a un tavolo perchè il cliente ha rovesciato la birra.
Lui: ho fatto un disastro
Io: basta poco per sistemare tutto
Lui: del tavolo non mi interessa: ho bagnato il giornale, non posso più leggerlo
Io: nulla di grave... è Libero!

Una signora richiama la mia attenzione con un gesto.
Signora (con fare scherzoso, riferendosi alla sua amica): può allontanare dal mio tavolo questa persona, che mi disturba?
Io: no. 
Amica della signora: bene, perchè sono già arrabbiata di mio. A Monaco avevo bevuto una birra bruna buonissima che qui non hanno portato...
Io: loro non sono di Monaco, sono di Deggendorf
Amica della signora: non me ne frega niente di dove sono
Io: bene, questa allora pareggia l'interesse che ho io sul fatto che lei sia arrabbiata perchè non abbiamo birra che le piace!

I COLLEGHI
L'anno scorso sicuramente c'era stata più sintonia coi tedeschi. Quest'anno di alcuni non ho scoperto neppure il nome. Erano in otto: Ludwig (il capo), Vlad (in realtà russo) detto John Porno, Sabine detta Sex Machine o Heiß Ofen, Ismet (che pareva il topo di non ricordo quale cartone animato), Gabi,  Therese (con o senza h, non so), la ragazza dalla faccia triste (e dalla testa inclinata) che accudiva i wurstel e un'altra detta maiale da combattimento. Un bel gruppo.
Coi due italiani mi sono trovato bene. 
Isabel, infine, è venuta su mia proposta. Naturalmente non avevo dubbi su come mi sarei trovato con lei...

giovedì 29 novembre 2007

L'angolino dei referrer

Partiamo da quelli che meritano una risposta:
1-perchè il tungsteno si chiama wolframio? 
Il primo nome deriva dallo svedese. "Tung" significa pesante, "sten" pietra. Non che le altre siano leggere, ma il peso specifico di 19 grammi per cm³ ha indotto il signor Scheel a chiamarlo così. Il secondo nome invece deriva dal tedesco "wolfram", che secondo le mie fonti segretisssime (internet) significherebbe sporcizia. Potrei anche spiegare il perchè, ma questo è un blog, non un'enciclopedia.
2-acquistare plegine/acquisto plegine/dove acquistare plegine/dove si acquista il plegineNonostante l'insistenza, non cambia la mia conoscenza in materia: mi pare sia stato ritirato dal commercio. Prova al mercato nero dei farmaci. Ma a 'sto punto datti a qualche altra droga che forse spendi meno.
3-blog di un drogatoPer questioni di privacy non sono autorizzato a darti le decine di link che possiedo.
4-fascisti viale jenner piazza maciachiniBene, sai dove sono... vai, combattili e torna da eroe!

Coincidenze: anche questo mese abbiamo la coppia che però non si trova. Infatti:
5-stazione rogoredo incontri
6-bagni stazione rogoredo
Non abbiate paura, voi due. Lasciatemi un commento, o un messaggio privato... ci penserò io poi a mettervi in contatto! Al limite si può fare una cosa a tre... il lunedì e il giovedì passo da quelle parti.

Glitterama... il glitter ormai domina. La migliore:
8-frasi glitter canzoni gigi d'alessioMah...
Non male neppure questa:
9-frase glitterata del finale 3msc
Che buffo Google... che per una ricerca del genere, mette questo blog in pole position!

Per finire, una ricerca classica che non necessita alcun commento:
10-foto genitali,the man show

martedì 27 novembre 2007

A modo e per bene

Stamattina ho visto che il mio blog su Explorer si vedeva in modo molto originale... la colonna destra era finita sotto quella sinistra e tutto ciò che ho scritto finora era incolonnato parola per parola...
Un classico, quando si dimentica di chiudere qualcosa nell'edit del template. Il tutto probabilmente infatti è stato causato da un di meno (o di troppo?) in una sezione che avevo aggiunto e al momento ho cancellato (ma tieni duro Itterizio, tra un po' spero di farti magicamente ricomparire!!).
Ho copincollato tutto il codice di questo blog (con le modifiche non funzionanti...) su word: 2.109 parole, 23.119 caratteri. Te ne dimentichi (o ne aggiungi) sei, e va insieme tutto. Ma non c'è un sistema abbastanza intelligente per capire che la colonna destra, visto che si chiama così, non può stare sotto quella di sinistra?

---Inizio intermezzo fotografico---



###Fine intermezzo fotografico###

Comunque, considerando le mie conoscenze informatiche, devo ammettere che è già un miracolo che questa pagina si veda... non per altro, ma questo template in origine era un Dusky rose with lines, che avevo scelto solo per i colori. E poichè per il resto faceva abbastanza cagare, è stato rivisitato un pochino...
Ma la cosa più strana è che ieri sera, con Firefox, lo visualizzavo benissimo. E il dubbio mi ha assalito...
Premessa: per evitare di fare catastrofi, ho un blog identico a questo ma sperimentale, quindi chiuso al pubblico (anche perchè tanto non ci sono i miei interessantisssssssimi interventi da leggere), che uso ogni volta che aggiungo cose utili tipo frigoriferi e orologi.
L'ho appena visualizzato in Firefox e naturalmente si vede perfettamente... e allora mi son detto "vuoi vedere che il problema è quel browser normalmente perfettamente funzionante -essendo legato a Microsoft- che risponde al nome di Explorer?".
Sì, è proprio quello. Così ora non solo mi toccherà fare le prove sul blog fasullo, ma devo pure verificare ogni volta come si vede il risultato su Explorer, visto che è largamente usato nel mondo. Menomale che sono disoccupato e ho abbastanza tempo.

sabato 24 novembre 2007

Riassunto di viaggio in quattro punti

IL VIAGGIO D'ANDATACon notevole anticipo arrivo alla stazione Centrale di Milano. Così decido di salire sul treno quando ancora le luci sono spente, onde evitare di trovare il mio posto già occupato da Qualcuno. Non è sufficiente: mi ha anticipato. Arrivo nel mio scompartimento e Qualcuno c'è già. E' sempre così: a Qualcuno non la fai...
"Quel posto è mio". Una tipa seduta sul sedile accanto a quello da me prenotato si alza e si siede di fronte.
"No, quello vicino al finestrino!". La tipa di prima mi guarda male... come dire "non vedi che lì c'è un bambino che sta cercando di dormire? Vuoi che lo sposto per farti sedere? Dov'è la tua sensibilità?". Già, Qualcuno oggi è vestito da bambino. La guardo come dire "ecco, quel che proprio non volevo vedere era il mix postomiooccupato+secchiello. Che ovviamente inizierà a crepar le palle di tutti quanti e continuerà per tutto il viaggio. Levalo almeno dal mio sedile".
Appena sposta il bambino, quello si mette a strillare. E la tipa mi guarda ancora, come dire "contento adesso?". Replico con un'occhiataccia. Come dire "invece che guardarmi, pensa a far tacere l'essere di cui nessuno qui auspicava la presenza". Proprio in quel mentre, entra un signore che dice "scusa ma quel posto è il mio", rivolto alla solita tipa. Che si giustifica "ma come, sul mio biglietto c'è scritto posto numero 51". "Eh, peccato che questo sia il vagone 14 e sul tuo biglietto c'è scritto 13", dico io, solo con lo sguardo però.
Dopo un paio di occhiatacce come dire "adesso devo portare di là il bambino e spostare le valigie, potevate far finta di nulla e andare nell'altro vagone voi...", finalmente si leva dalle palle.
Tolto l'inconveniente, il viaggio di per sè non è stato malvagio. Ma i posti sono troppo stretti. Bisogna trovare un tacito accordo con il proprio dirimpettaio, tipo legambetueadestra, legambemieasinistra. Oppure tugambelarghe, iogambestrette.
Con un ritardo di venti minuti circa, comunque si arriva a Roma. Bella la stazione... però ci ho messo un bel po' per trovare i bagni. Che poi sono pure puliti, credo per il fatto che non li trovi quasi nessuno. C'è una che appena esci entra per disinfettare. E c'è un altro che non faccio in tempo a levarmi la maglietta che mi intima che non si può. Ora, ho fatto un viaggio di oltre 8 ore, devo andare a un colloquio. Sono davanti a un lavandino, ti ho pure dato 60 centesimi per usarlo. Mi permetti di lavarmi e di mettermi una camicia pulita?


IL COLLOQUIOL'orario di inizio era previsto per le 10.30, solo che, pur non trovando i bagni, alle 9 io ero già lì. Troppo presto, quindi me ne sono andato a Villa Borghese. Bel parco!
Al ritorno l'ora è quella giusta e quindi posso entrare. Siamo divisi in tavoli, al mio stiamo in sette più la selezionatrice. Dopo l'introduzione e la presentazione della scaletta dei lavori, iniziamo con le presentazioni e i blablabla iniziali. Ma subito ecco il colpo di scena! Bisogna fare un rapido riassunto di quel che ha detto qualcun altro al nostro tavolo! Caspita ci tengono a vedere se siamo attenti!
Segue la parte più infida: nozioni geografiche. Mi va bene che le domande sono semplici e riguardano Melegnano, Genova, Verona più una rapida presentazione di una città a scelta (che senza validi motivi sarà Bergen).
Pausa pranzo e poi ultimo workshop: problem solving. A me capita una domandina un po' bastarda: "due studenti si lamentano che la loro stanza è troppo piccola e scomoda. Che fai?". Eh, chiedo se si può cambiare. In alternativa mi rifaccio alle capacità pubblicitarie dei venditori di case, per cui un appartamento che va in pezzi diventa "un rustico" e una topaia invece diventa "una casetta intima".
Discorsetto finale e termine del colloquio. Devo dire che le sei persone che erano con me mi sono sembrate molto preparate e valide... infatti quella che ho sentito il giorno dopo via e-mail è stata scartata. 


IN GIRO PER ROMAFinito il colloquio verso le 15, mi rimane quel buchino-ino-ino per tirare le 23. Abbastanza per fare un bel giro per la Capitale. Da solo, perchè tutti gli altri candidati sono magicamente scomparsi... io sono l'unico che deve stare öre e öre ad aspettare. Prima cosa torno a Villa Borghese, che mi manca da vedere il laghetto col tempietto, le ochette e le barchette. Molto bello.
Poi vedo Piazza del Popolo, Piazza di Spagna, Trinità di qualcosa (Monti?), Fontana di Trevi, Altare della Patria, Fori, Terme, torno indietro per fare il lungotevere, San Pietro, Castel Sant'Angelo e ritorno ai Fori, con chiusura al Colosseo. Arrivo in stazione che sono le 20.30, troooppo presto, quindi decido di andare a mangiare qualcosa di tipicamente romano: trofie al pesto.


IL VIAGGIO DI RITORNO
Appena salgo sul treno, mi aspetto già la scena con Qualcuno... infatti arrivo allo scompartimento giusto e mi tocca ripetere "Quel posto è mio". Qualcuno stavolta ha le sembianze di un centrafricano, che si leva subito, anche lui ha sbagliato vagone... che dico, non è difficile il sistema: sul biglietto hai stampati due numeri, uno è il vagone e l'altro è il tuo posto a sedere. Se ce la faccio io a capirlo, può capirlo chiunque.
Per il resto, ho dormito come un sassolino, non so se sia successo nulla degno di nota. Appena scendo in Centrale incontro alcune persone che mi chiedono soldi.

Ragazzo -Hai qualche moneta da darmi che ho fame?
Io -Posso darti solo 10 centesimi... gli altri mi servono per il biglietto.

Ragazza -Hai qualche moneta da darmi?
Io -Avrei potuto darti 10 centesimi... ma li ho già dati a un altro.
Ragazza -Sicuramente era un drogato o un barbone!

Barbone -Scusa, hai qualche moneta da darmi? Vedo che sei vestito elegante...
Io -Elegante... io?
Barbone -Beh, se te lo dico io che sono un barbone...




Ah, dimenticavo di scrivere la cosa principale: la selezione l'ho passata.

mercoledì 21 novembre 2007

Si parte!

Tra poco lascio per un secchiello d'ore Milano... giusto il tempo di andare a Roma, fare il selecscion dei per l'EF e tornare indietro.
Sono contento di levarmi di torno, anche se per poco.
Partire: tanti vogliono andarsene.
Chi per cercare se stesso, chi per trovare la felicità, chi per altre ricerche spirituali/materiali.
Chi, invece, per lasciarsi alle spalle quel che ha già, perchè non gli piace. Se poi si trova anche qualcosa (o qualcuno) di positivo, meglio.
Chi, ancora, semplicemente per essere altrove, per provare l'ebrezza di un salto nel vuoto o la maestosità del tonfo ruvido che segue il precipitare.
Chi spera che altri cieli e altri orizzonti possano essere la soluzione dei suoi mali, o che altri venti possano alleggerire il dolore del suo cuore.
Poi, c'è chi va consapevole che poco o nulla cambierà, ma si accontenta di trarre insegnamenti lungo la strada che decide di percorrere...

...ma la verità è che lui non andò da nessuna parte, ma nel suo viaggio imparò tante cose...

lunedì 19 novembre 2007

L'angolino dei referrer

Mi sento in dovere di dare alcune risposte a utenti che, stando alle statistiche di Shinystat, sono arrivati qui facendo delle richieste ben precise...
1-ma quando'è il prossimo concerto di yann tiersenNon mi  risulta ci siano concerti suoi in programma a breve. Di sicuro, non in Italia.
2-dove acquistare plegine Sembra che il prodotto sia stato ritirato dal commercio ormai da diversi anni.
3-gott weiss ich will kein engel sein lyrics traduzionePur non sapendo il tedesco, azzardo: dio sa che non voglio essere un angelo.
4-sopra il mondo un disco rotondo (& variante con virgola)
Sono parole tratte dalla canzone Abacada, di Andrea Parodi.
5-trento foto
Prova a guardare qui.
6-vedere blog di lacrimeBasta andare sulla homepage di splinder e cerchi tra gli ultimi blog aggiornati... sicuramente con un po' di pazienza ne trovi almeno uno di un emo prossimo al suicidio.
7-quella gran figa di mia sorellaNon posso aiutarti... se non sai tu dov'è, figurati io. 
Meritano di essere citati anche altri due referrer a cui non ho nulla da rispondere:
il facocero e il piu forte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1e quest'ultimo, che coniuga due mie grandi passioni...
frasi glitterate su 3msc

sabato 17 novembre 2007

Gatto nero day

Gli animali furono imperfetti,
lunghi di coda, plumbei di testa.
Piano piano si misero in ordine,
divennero paesaggio,
acquistarono nèi, grazia, volo.
Il gatto,
soltanto il gatto
apparve completo e orgoglioso:
nacque completamente rifinito,
cammina solo e sa quello che vuole...

(da Ode al gatto, Pablo Neruda)
Oggi è la giornata dedicata al gatto nero. Auguri a Lilja e a tutti i suoi simili!

Kaaaartoffeeeeeel!!!

Notizia ufficiale di poco fa: anche quest'anno sarò presente alla Fiera dell'Artigianato (o all'Artigiano in Fiera), di nuovo al birrificio bavarese.
Il 28 ottobre avevo spedito un'e-mail per dare la mia disponibilità (sì, sono sempre molto fiducioso sulla possibilità di trovare un lavoro "vero"), ma a oggi ancora non avevo ricevuto risposte, dunque ho provato a telefonare... un numero libero e non rispondente, l'altro che mi dirottava in segreteria. Fino a quando stasera mia mamma mi passa il cordless e mi dice "credo sia per te... non parla in italiano". E infatti era il Ludwig che mi richiamava. Dopo avergli detto chi fossi, molto felice mi ha fatto sapere che pure quest'anno gli occorre un buttatore di spazzatura-salatore di bretzel-pulitore di teglie-spazzatore di tavoli-venditore di birra-raccoglitore di vomito (soprattutto). Dopo due mesi e mezzo passati in casa facendo nulla se non impartire ripetizioni a gente che tanto si scorda quanto detto dopo 1 secondo e 20 millesimi, sono allettato dall'idea di lavorare 13 ore al giorno.


---Inizio intermezzo poetico---

Cuando sepas que he muerto no pronuncies mi nombre
porque se detendrá la muerte y el reposo.
Tu voz, que es la campana de los cinco sentidos,
será el tenue faro buscado por mi niebla.
Cuando sepas que he muerto di sílabas extrañas.
Pronuncia flor, abeja, lágrima, pan, tormenta.
No dejes que tus labios hallen mis once letras.
Tengo sueño, he amado, he ganado el silencio.
No pronuncies mi nombre cuando sepas que he muerto
desde la oscura tierra vendría por tu voz.
No pronuncies mi nombre, no pronuncies mi nombre,
Cuando sepas que he muerto no pronuncies mi nombre.

###Fine intermezzo poetico###

Oggi sono andato dal parrucchiere. L'ultima volta che l'avevo visto era il 9 maggio 2006...
Gli avevo chiesto una spuntatina... invece mi ha tagliato via 20 cm di capelli! Sigh!
Per averli della lunghezza che gli avevo chiesto io mi sa che dovrò aspettare qualche mese...

lunedì 12 novembre 2007

Fruttiddimarre

Ieri, ossia il giorno tanto atteso: alle ore 20 al Rainbow è in programma la prima delle due date italiane del mio gruppo di violoncellisti preferiti, gli Apocalyptica (detti anche Apocalüptica).
La partenza, fissata per le 18.45, è posticipata causa caldaie non funzionanti alle 18.55... voci di corridoio sostenevano che ci sarebbero volute svariate ore, forse giorni, a raggiungere la zona Bande Nere di Milano. In realtà, prendendo la tangenziale, si è già in zona alle 19.20. Casualmente il compito di navigatore stavolta mi riesce bene e in poco tempo raggiungiamo via Ernesto Besenzanica senza perderci nei meandri della giungla milanese.
Al nostro ingresso ci riusciamo a sistemare più o meno in centro al locale, che è abbastanza piccolo, quindi ci troviamo discretamente vicini al palco, su cui si sta esibendo il gruppo denominato "special guest" sul biglietto e sui vari siti recanti informazioni sul concerto. Il nome reale non sono ancora riuscito a scoprirlo, so solo che sono finlandesi e hanno un'età apparente molto bassa. Al tastierista si farebbe fatica a dare 14 anni, ma credo che qualcuno in più ce l'abbia. Ma avessero pure vent'anni, dev'essere una bella soddisfazione essere in giro per l'Europa a fare da spalla a un gruppo già affermato.

---Inizio primo intermezzo fotografico---



###Fine primo intermezzo fotografico###

Eliminati dalla scena i comprimari (non male, per il poco che li ho sentiti... sicuramente non erano lì per grazia ricevuta), inizia l'attesa per l'ascesa al palco dei cinque finnici. Dopo un po', per accelerare questo evento, decidiamo di andare a prenderci una birra. E infatti non appena è il nostro turno alla cassa, il concerto inizia. Beh, dopotutto la birra può aspettare.
Luci bianche su di noi e ciò che risalta in partenza è la mano di Eicca che muove l'archetto per Worlds collide. Ovviamente molti dei brani proposti sono tratti dall'ultimo cd: I'm not Jesus, SOS, Last hope (introdotta da un simpatico intervento di Perttu sull'ammmorre), Helden (che al primo ascolto non avevo assolutamente abbinato all'originale coverizzata, ossia Heroes di David Bowie), Grace...
---Inizio secondo intermezzo fotografico---



###Fine secondo intermezzo fotografico###

Non possono mancare però le perle degli album precedenti, tra cui molte cover: One, Enter Sandman, Inquisition Symphony (incredibile il rumore che riescono a tirare fuori dai loro strumenti!), Nothing else matters (da brividi), Fight fire with fire e il "classico" Hall of the mountain king, in cui Perttu ci regala anche un piccolo accenno del nostro inno nazionale. Tra tutti i brani, questo forse è quello che mi stupisce maggiormente per le capacità tecniche di esecuzione, con un finale in crescendo in cui ci si chiede come è possibile che le loro dita non prendano fuoco a quelle velocità (per farvi una -minima- idea, guardate qui).
Nel mezzo poi anche altri pezzi propri: Bittersweet, Life burns, Betrayal, Hope...
---Inizio terzo intermezzo fotografico---



###Fine terzo intermezzo musicale###

Il brano che chiude lo spettacolo è un'altra cover, Seemann dei Rammstein. Applausi & applausi, dopo due ritorni sul palco stavolta è davvero finito. Bravissimi.

TOPPEN&BOTTEN
1. Quello che, in risposta a Eicca che annunciava "this is our last song", ha risposto con "the last un cazzo!"
2. L'acustica, perchè pensavo fosse peggio.
3. Il prezzo del biglietto. 20 euro per un concerto così bello sembrano addirittura spesi bene.

1. Quelli che riprendevano tutto e facevano un sacco di foto. Non è bello vedere tutte 'ste lucine. Del gruppo faccio parte anche io: 87 scatti.
2. La durata del concerto... li avrei ascoltati volentieri per altre 3.4 ore.
3. Il prezzo del biglietto. 20 euro per le mie tasche sono comunque una cifra notevole.

sabato 10 novembre 2007

Visita veterinaria

Oggi ho portato la Lilja nel suo posto preferito: lo studio veterinario.
Il suo trasportino normalmente giace in cantina, lontano dalla sua vista, perchè lei ne è letteralmente terrorizzata.
Infatti anche oggi, appena l'ha visto, ha cercato di sfuggire all'ingabbiamento nascondendosi nei seguenti punti:
-sotto il letto matrimoniale
-dietro il letto di camera mia
-sotto la sedia di camera di mia sorella
-sul davanzale di camera mia, appiattendosi per non farsi vedere
Una volta acciuffata, con l'ormai sperimentato e sempre efficente metodo di introduzione dall'alto, sono riuscito a metterla nel suddetto trasportino e a portarla fuori.
Arrivati a destinazione, come al solito si è presentato il problema inverso: l'estrazione da quella scatola plasticosa fessurata.
Dopo un paio di vani tentativi, si è convinta che non poteva resistere per sempre e quindi si è decisa a scattare, come al solito, sulla mia spalla destra, facendo ben attenzione a rimanere agganciata in tutta sicurezza con i suoi simpatici artigli.
La prima soffiata l'ha tirata senza che la dottoressa l'avesse ancora toccata; la seconda, più forte, è seguita a quel che penso sia ritenuto da lei uno tra gli affronti più grandi: metterle il laccio emostatico. Nell'operazione ha cercato di graffiare la veterinaria, col risultato invece di prendere in pieno il mio orecchio.
Intanto alle soffiate aveva già iniziato a seguire il suo classico borbottio, simile a un piccolo muggito.
In scaletta c'era l'ecografia... e l'intervento di un'altra dottoressa. Che mi dice: "ora la dovresti tenere in braccio, ma non così: distesa sul fianco (non raggomitolata, mi raccomando!), facendola stare ferma". Ma io non ho questi poteri paranormali!! Al momento 'sta gatta è una delle creature più incazzate presenti nel vecchio continente... servirebbe un'apposita camicia di forza (che vorrei comunque vedere chi riesce a mettergliela!) per farla star ferma.
"Prova a tenerla con questo guanto!"... e mi porge un guanto (appunto), che Lilja identifica come entità nemica e dopo averci soffiato contro in modo inumano (non a caso è un gatto), ci si fionda sopra con un aggattimento (accanimento per un felino non è un termine appropriato) incredibile. Solo che sotto al guanto c'era la mia mano... che ne è uscita sconfitta, come dimostra la foto allegata:

Ovviamente l'ecografia non è stata fatta.
Ma gli esami del sangue dicono, e questa è la vera cosa importante, che per il momento la Liljetta sta bene... a dire il vero, che fosse in forma l'avevo già notato!